Tutti i rebus di De Zerbi Caputo e Defrel ai box

Il tecnico alle prese con diversi giocatori costretti a lavorare a ritmo ridotto

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Francesco Caputo e Gregoire Defrel a parte, con condizione ancora approssimativa che di fatto disarciona entrambi dalla cavalcata dei neroverdi verso la Roma. Vlad Chiriches fermo a causa dell’ennesimo problema muscolare (‘risentimento ai flessori della coscia sinistra’, scrive il sito ufficiale neroverde in coda alla ripresa di ieri), Djuricic e Raspadori non al top, come del resto quel Magnanelli che si allena in gruppo da almeno due settimane ma la cui stagione deve ancora cominciare. E poi i convalescenti, ancorchè negativizzati, dal Covid come Ricci e Haraslin, ed esterni offensivi come Berardi e Boga obbligati agli straordinari, causa mancanza di alternative, nelle ultime gare che li hanno visti, ancorchè a tratti efficaci, un tantino ‘spremuti’. Quella che il Sassuolo ha cominciato ieri, dopo due giorni e mezzo di riposo, per De Zerbi è un po’ la ‘settimana enigmistica’. Nel senso che i rebus, per il tecnico bresciano, non mancano, e se da una parte si tratta di lavorare sulla testa di un gruppo che fa i conti con il primo stop stagionale ed i contraccolpi mentali a questo legati, dall’altra occorre monitorare, con l’attenzione dovuta, anche muscoli che pagano dazio alle prime fatiche della stagione, oltre che ai noti rigori invernali, fatali per giocatori che hanno svolto preparazione a dir poco anomala. Emergenza? Non proprio ma quasi, anche considerata la caratura dell’avversario che il calendario propone ai neroverdi, ovvero una Roma che, reduce dal poker subito a Napoli, domenica all’Olimpico cerca riscatto e sorpasso in classifica, entrambi ai danni dei neroverdi. Chiamati ancora una volta a stupire, come peraltro fecero sul campo di un’altra big come il Napoli: allora il Sassuolo, privo di Caputo e Defrel, ma anche di Djuricic e Berardi, ovvero di metà del reparto offensivo, stupì, come stupì a Verona, quando tuttavia gli ultimi due rientrarono e decisero il match. Per De Zerbi, che ci piace immaginare anche ‘intrigato’ da questa ennesima sfida, si tratta di cominciare a fare i conti, e di farli tornare, trovando quadra tattica in grado di sorprendere, come peraltro gli è già accaduto, e più volte, in altre occasioni. Ripristinando, vallo a sapere, quel ‘falso nueve’ con il quale partì a razzo tre anni fa, all’alba della sua esperienza in neroverde. Vedremo: la ‘settimana enigmistica’, del resto, è appena cominciata.

s.f.