Valsa Group, quelle amnesie costate care Ora comincia un ciclo infernale: si parte col Piacenza

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Ci sono i peccati veniali, gli errori di gioventù inevitabili in un contesto come quello della nuova Valsa Group Modena Volley, ma c’è anche un percorso di consapevolezza da costruire senza tentennamenti per evitare che certe amnesie, soprattutto nei momenti caldi come lo è stato il tie-break di Padova, tornino a capitare sempre più di rado. Non è stato l’inizio che Modena voleva, questo è certo, anche e soprattutto in relazione al calendario oltre che alla prestazione: Bruno e compagni speravano di inaugurare la SuperLega con una vittoria, prima di tuffarsi nel terribile ciclo che li vedrà opposti nel mese di ottobre a Piacenza in casa, a Civitanova in trasferta, a Milano e Trento in casa prima di volare a Cagliari per la Supercoppa. Non è andata così però, anche e soprattutto a causa dei 34 punti regalati alla formazione di Jacopo Cuttini, errori che soprattutto nel quinto set hanno contribuito non secondariamente all’esito della partita. Un buon Earvin Ngapeth si è spento sul più bello, nel tie-break, così come un Adis Lagumdzija, che per larghi tratti della partita ha tenuto in piedi da solo il peso dell’attacco, mentre il lavoro più specifico Andrea Giani dovrà farlo su Tommaso Rinaldi, ancora indietro da un punto di vista della potenza e della costanza nelle schiacciate. Il ‘Giangio’ si è preso il rischio di puntare tutto su Riccardo Gollini fin da subito: con coraggio, senza dubbio, ma è una decisione dalla quale difficilmente tornerà indietro, perché significherebbe con ogni probabilità bruciare il giocatore che ha mostrato sabato in Veneto di dover ancora affrontare step di crescita nella continuità in campo. Insomma, la strada davanti ad Andrea Giani è ‘long and winding’ per dirla con Paul McCartney, ma va affrontata "con la massima serenità" come ha già avuto modo di dire Bruno Rezende. Piacenza sabato sarà un test improbo, ma ci sarà un’arma in più nell’arco dei gialloblù: il PalaPanini.

ale.tre.