Zaro: «Si è visto uno spirito diverso nell’andare a cercare il risultato»

I commenti dei protagonisti «Immeritato il modo in cui siamo finiti sotto. Il gol di Pezzella ci ha dato grande coraggio La difesa a 4 può funzionare»

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Il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 è sicuramente il cambiamento più corposo del nuovo corso targato Mignani. Una modifica che non pare aver toccato le prestazioni sempre all’altezza di Giovanni Zaro, tra i migliori anche nel trionfale esordio del tecnico: «Il modulo è importante ma lo è relativamente – spiega il gigante difensivo – fondamentali sono atteggiamento e spirito, noi li abbiamo messi in campo e siamo riusciti a portare a casa la vittoria. Questi dettagli fanno la differenza. Ad esempio, le seconde palle sono state tutte nostre, i contrasti pure, ho visto grande determinazione. Purtroppo quando tutto questo non avviene è molto probabile che le partite si perdano. Ci siamo trovati bene con la difesa a 4, il mister ci aveva spiegato cosa volesse e noi lo abbiamo messo immediatamente in pratica. Ripeto, è palese che sia si visto uno spirito diverso in campo nell’andare a cercare con tutte le forze il risultato. Probabilmente è questo l’aspetto che nell’ultima settimana è cambiato».

Altra prestazione di personalità, spesso palla al piede e spesso da regista arretrato. Zaro è e sarà uno dei punti fermi anche del Modena di Mignani: «Credo che abbiamo fatto una grande partita – continua Zaro – nel primo tempo siamo andati sotto immeritatamente, è vero che non siamo riusciti a creare palle gol nitidie ma lo stesso vale per loro. Nell’intervallo ci siamo detti che avremmo dovuto continuare a fare ciò che stavamo facendo nella prima frazione e la nostra supremazia ha legittimato una vittoria meritata. Il gol del pareggio di Pezzella ci ha aiutato a prendere coraggio e portare la partita dalla nostra parte. La mia condizione? Sono contento perchè fisicamente sto bene, nonostante qualche problemino negli ultimi giorni. Pensavo di fare più fatica a livello fisico. Mi piace prendermi qualche rischio uscendo palla al piede dalla linea difensiva. È un rischio calcolato, se dovesse andarmi bene si creerebbe superiorità numerica».

Alessandro Troncone