Autovelox Cadoneghe, rinviato a giudizio l’ex capo dei vigili. Il sindaco: “Atti falsi spacciati per veri”

L’ex dirigente dovrà rispondere di falso in atti pubblici insieme a un agente della polizia locale del Comune padovano. A fare scattare l’inchiesta una denuncia del primo cittadino Schiesaro: “Mi costituirò parte civile per il risarcimento danni”. Il 4 marzo l’udienza preliminare

Padova, 17 febbraio 2024 – Autovelox ‘killer’, rinviati a giudizio l’ex capo dei vigili e un agente della polizia locale di Cadoneghe: dovranno rispondere di falso in atti pubblici. E il sindaco di Cadoneghe annuncia: “Mi costituirò parte civile: mi furono consegnati atti falsi spacciati per veri”.

C’è una svolta nel caso del famigerato velox macina multe della cittadina padovana, il prossimo 4 marzo i due indagati dovranno comparire davanti al Gup di Padova per l’udienza preliminare. A fare scattare l’inchiesta era stata una denuncia del primo cittadino Marco Schiesaro, che ora rivela sui social: “Non ho ceduto alle pressioni da parte dell'ex agente, che chiedeva la promozione per poi avere benefici sulla pensione”.

A fare scattare l'inchiesta sugli autovelox di Cadoneghe fu Marco Schiesaro (nel riquadro)
A fare scattare l'inchiesta sugli autovelox di Cadoneghe fu Marco Schiesaro (nel riquadro)

Multe nel mirino della procura

Una valanga di multe – si parla di alcune decine di migliaia, 24mila verbali solo nel primo mese – aveva travolto gli automobilisti padovani, il bilancio è stato così pesante che lo scorso agosto uno degli apparecchi venne fatto addirittura esplodere. Un gesto forte arrivato quando Fleximan non esisteva ancora. Circa 60mila multe furono annullate in seguito a ricorsi e in regime di autotutela da parte della stessa amministrazione comunale. E la procura di Padova aveva aperto un’inchiesta.

“Il pm evidenzia che siano stati consegnati nelle mie mani, dopo ripetute mie richieste, atti falsi spacciati per veri – ha scritto il sindaco Marco Schiesaro – elaborati per giustificare l'installazione degli apparecchi: una condotta mossa nei miei confronti, in quanto non ho ceduto alle pressioni da parte dell'ex agente, che chiedeva la promozione per poi avere benefici sulla pensione”.

L’udienza preliminare

L’ex capo dei vigili e il suo sottoposto di allora dovranno comparire davanti al Gup di Padova il prossimo 4 marzo. “Nell’atto di notifica che ho ricevuto mi viene chiesto, sia in qualità di sindaco e sia come Marco Schiesaro, di comparire all’udienza dove mi costituirò parte civile per chiedere il risarcimento dei danni in qualità di parte offesa”, dice il primo cittadino di Cadoneghe.

“Il rinvio a giudizio segna un punto fermo e di non ritorno di tutta questa incresciosa vicenda, scoppiata nell’agosto dello scorso anno, e che ho vissuto in prima persona insieme alle migliaia di cittadini multati”, aggiunge Schiesaro.

Provvedimenti disciplinari

Il sindaco rivela di essere stato “il motore di tutta l'indagine, grazie alla denuncia che ho fatto alla Procura non appena ho avuto la conferma dell'esistenza della macchinazione ai miei danni”. Come amministrazione comunale, “a carico dei due imputati sono già state avviate le istruttorie per le contestazioni disciplinari”.

Il sindaco: “Non potevo parlare”

“In questi mesi sono stato attaccato, minacciato e insultato – si sfoga il sindaco di Cadoneghe – additato come responsabile e accusato di sapere tutto e di non voler dare risposte. Purtroppo non potevo parlare, essendoci un’indagine in corso. Pur sapendo cos’era accaduto alla mie spalle, e cos’era stato architettato, non potevo dire nulla”.

Lo sfogo sui social