Terremoto a Parma 10 febbraio 2024: nuova scossa di magnitudo 3.6

Sembrava rallentare ma non si ferma lo sciame sismico nella provincia parmense: la terra ha tremato a Langhirano, Calestano e Fornovo di Taro per un totale di oltre 130 scosse in questi giorni

Parma, 10 febbraio 2024 – Nuova scossa alle 10.26 di questa mattina: magnitudo di 3.6 della scala Richter a una profondità di 18,3 km a Langhirano. Sembrava ci fosse un rallentamento, ma lo sciame sismico in provincia di Parma continua. La prima scossa nelle ore di luce di oggi è stata registrata alle ore 8.24 sempre a Langhirano, con una magnitudo di 2.3, poi un’altra di 2.4 alle 9.39 a Fornovo di Taro. Ancora 2.3 a Langhirano alle 11.20, alle 14,43 scossa di 2.5 a Felino.

Nella notte si sono registrate altre scosse fino a una magnitudo di 3.1 alle ore 21.25 di ieri sera. Poi 2.6 alle 22.28. Ancora quasi simultaneamente 2.5 alle 23.22 a Langhirano e 2.5 alle 23.21 a Calestano. Le profondità delle scosse di questa notte sempre tra i 17 e i 19 km.

Ma le scosse hanno continuato per tutta la notte tra una magnitudo di 2.2 a 2.4 dalle 2 di notte alle 4 di mattina.

Si parla di un totale di oltre 130 le scosse che, in questi giorni, si sono susseguite sul territorio, in particolare nei comuni di Langhirano, Calestano e Fornovo di Taro. 

Cinque sono state invece le più intense di ieri: la più forte di 4.2 con epicentro sempre vicino a Calestano, con una media di profondità intorno a 18-20 chilometri. Dopo di questa sono stati registrati 21 movimenti: i più rilevanti, sempre ieri nel pomeriggio e in serata, a Langhirano, alle 17.38 con una magnitudo 3.7 e a Calestano alle 21.25 con una magnitudo di 3.1

C’è stata una scossa di magnitudo consistente anche nel pomeriggio del 7 febbraio, ovvero di 3.4 della scala Richter

Ancora scosse di terremoto tra Langhirano e Calestano (Parma)
Ancora scosse di terremoto tra Langhirano e Calestano (Parma)

Sempre ieri, data la scossa di 4.2, il sindaco Michele Guerra ha attivato l'alert system: "Stiamo tenendo monitorata la situazione insieme alla Protezione Civile e agli enti preposti alle emergenze. Vi invitiamo a seguire le norme di comportamento specifiche che trovate sul sito della Protezione Civile", ha fatto sapere.

L’Appennino emiliano-romagnolo si sta spostando, ha fatto sapere il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia Romagna, Paride Antolini. Tutte le scosse si posizionano attorno alla faglia del Monte Bosso, che è conosciuta o osservata dai sismologi. Questo perché “l’Appennino si muove di qualche millimetro ogni anno – aveva detto Antolini in un’altra intervista al Carlino –  e c’è una migrazione verso nord est”.