MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Dalla Salda in trincea su più fronti. Spuntano anche i ribelli di Leka

Una situazione molto delicata quella che si ritrova a gestire il nuovo amministratore delegato e tra i nodi da sciogliere c’è anche quello dell’allenatore. Nella pentola che bolle pure i consorziati: "Non siamo bancomat".

Una situazione molto delicata quella che si ritrova a gestire il nuovo amministratore delegato e tra i nodi da sciogliere c’è anche quello dell’allenatore. Nella pentola che bolle pure i consorziati: "Non siamo bancomat".

Una situazione molto delicata quella che si ritrova a gestire il nuovo amministratore delegato e tra i nodi da sciogliere c’è anche quello dell’allenatore. Nella pentola che bolle pure i consorziati: "Non siamo bancomat".

Con le mani nei fili dell’alta tensione. Perché la gestione dell’attuale Vuelle è una polveriera. Due-tre giocatori sarebbero andati in società subito dopo il rompete le fila a chiedere la rimozione da primo allenatore di Spiro Leka. E tra i nomi che si fanno non c’era quello di Eric Lombardi, l’atleta, il muscolare che di tanto in tanto segnava anche dalla distanza perchè da ieri Lombardi è ufficialmente in forza a Bergamo dove Orzinovi ha traghettato la carovana. Forse una decisione già presa e Dalla Salda ci ha messo il timbro papale come responsabile, a questo punto, della società. Alessandro Dalla Salda si è presentato annunciando che "non è un bocconiano", ma s’è capito subito che il suo compito sarà quello di razionalizzare le varie situazioni che sono sul tavolo. E si parla ormai apertamente della trasformazione di contratti da tempo indeterminato in contratti a partita Iva, perché allegerirebbero la società degli oneri sociali. Perché il grande problema resta il reperimento dei fondi. E a questo proposito – sono una ventina quelli a libro paga ed alcuni sono inpensabili per i tifosi –, va detto che Ario Costa che viene ancora tirato in ballo, non prende più soldi e quando era in carica percepiva 2.200 euro al mese da busta paga.

L’altra impressione che si è avuta di Dalla Salda è quella di un uomo che deve tenere buoni i consorziati "perché noi non siamo dei bacomat", ha detto qualcuno. E l’amministratore delegato è stato annunciato, prima della presentazione alla stampa ed ai tifosi, proprio ai ‘contributori’ dal presidente Andrea Valli. E per due volte è stato chiesto quale fosse il compenso. La risposta pare sia stata 100mila euro l’anno. Cifra importante per cui è facile che Dalla Salda a questo punto voglia andare a raschiare il barile pulendo il tavolo delle posizioni traghettate dall’ultima gestione. Marginalizzato fino all’arrivo di Dalla Salda, per cui occorrerà capire come evolverà il rapporto, anche Walter Magnifico perché spingeva per Attilio Caja al posto di Spiro Leka dopo l’abbandono di Pino Sacripanti.

Una situazione molto complessa e spigolosa. E il tempo stringe perché il campionato inizia fra poco meno di tre mesi e la squadra non può pensarla nè Dalla Salda e nemmeno l’addetto stampa – in questo ruolo dovrebbe arrivare una persona di sua fiducia nella comunicazione –, ma l’allenatore. Per cui bisognerà capire anche come l’uomo nuovo si comporterà sul fronte tecnico, perché ha messo anche Leka tra color che son sospesi. E questa sarà una delle primissime tappe di Dalla Salda perché Spiro Leka dovrebbe rientrare a Pesaro a breve giro di posta. Situazione molto complessa quella che ha davanti la società. E da come viene dipinta la situazione sono molti coloro che in questo momento hanno le mani sui fili dell’alta tensione. Tutte scorie radiottative che arrivano dal passato "perché se fossimo finiti nei play-in, con la squadra in quelle condizioni, rischiavano di finire anche in serie B", ha detto uno che è dentro alle segrete stanze.

m. g.