Matteo Giunta, l’altra metà di Federica: "È la mia prima festa del papà. Matilde ha cambiato ogni cosa"

Il marito della divina Pellegrini: solo da genitore ho capito il senso vero della vita. "Vedo tante insidie, vorrei proteggere mia figlia per sempre. Ma dovrà fare le sue scelte"

Pesaro, 19 marzo 2024 – Il neo padre Matteo Giunta, l’allenatore di nuoto più famoso di Pesaro, anzi, più famoso d’Italia, soprattutto adorato marito di Federica Pellegrini, celebra oggi la sua prima festa del papà. Da quando è babbo della piccola Matilde (è nata lo scorso 3 gennaio) niente, per lui, è più come prima. Matteo è un uomo nuovo, completamente dedito alla famiglia. E in questa inedita veste si racconta al nostro giornale.

A destra in alto Matteo Giunta e Federica Pellegrini sorridenti poche ore dopo la nascita di Matilde, il 3 gennaio scorso. A sinistra, la coppia il giorno delle nozze, celebrate il 27 agosto 2022 nella Chiesa di San Zaccaria a Venezia. A destra in basso, i due in piscina
A destra in alto Matteo Giunta e Federica Pellegrini sorridenti poche ore dopo la nascita di Matilde, il 3 gennaio scorso. A sinistra, la coppia il giorno delle nozze, celebrate il 27 agosto 2022 nella Chiesa di San Zaccaria a Venezia. A destra in basso, i due in piscina

È la sua prima festa del papà, cosa significa per lei?

"La vita è cambiata, ha assunto connotazioni di felicità che prima non credevo possibili. In questo momento sono molto felice, come mai prima d’ora. Quindi poter festeggiare la festa del papà è fondamentalmente una figata".

Cosa ha rappresentato l’arrivo di Matilde nella sua vita?

"Chi ha la fortuna di poter diventare genitore capisce, secondo me, il senso profondo della vita. Mettere al mondo una creatura frutto dell’amore di due persone penso che sia la cosa più bella che si possa vivere. Quindi significa tantissimo. Anzi, significa tutto. È una esperienza meravigliosa".

Come festeggia questa giornata?

"Con mia moglie e mia figlia, rigorosamente in famiglia, e con i nostri quattro bulldog francesi. Poi io sono goloso, quindi ne approfitterò per gustare qualche pasticcino: ogni scusa è buona per i dolci".

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Che tipo di papà è?

"Questo dovrebbe chiederlo a Fede (Federica Pellegrini, ndr). Posso dire che papà mi sento. Il primo periodo è molto più difficile per le mamme, perché fondamentalmente noi siamo un po’ degli aiutanti, la bimba ha bisogno della mamma, ha bisogno di nutrirsi. Il padre è un po’, mi passi il termine, inutile in questo senso. Però cerco di aiutare il più possibile. Sono e sarò sicuramente protettivo. Finché Matilde non sarà autonoma, il mio ruolo sarà quello di proteggerla e fare in modo che acquisisca gli strumenti per potersi poi pian piano gestire in autonomia, ma con calma. Spero che questo momento arrivi più tardi possibile. Quando la guardo nel faccino, con quegli occhioni che ti parlano e che ti sorridono, per quanto possa essere a volte complicato, so che farei qualsiasi cosa per lei".

Com’è cambiata, se è cambiata, la sua scala delle priorità?

"Più cresci, più sai che la vera moneta di scambio è il tempo, l’importante è il tempo che tu hai e capisci che lo vuoi passare con le persone alle quali vuoi bene. Anche la nascita di tua figlia ti porta a cercare di diminuire in più possibile il tempo del lavoro, per esempio. Tutti gli aspetti che diventano secondari, poi terziari, a un certo punto perdono valore".

Gli amatissimi cani di famiglia come l’hanno presa?

"I bulldog, devo essere sincero, sono stati bravissimi. Quando siamo rientrati in casa in tre, eravamo un pochino preoccupati, invece sono stati fantastici. All’inizio erano super curiosi, appena hanno preso confidenza hanno subito accolto Matilde in famiglia. Non vediamo l’ora di vederla gattonare insieme a loro".

Sarà uno di quei papà gelosi della figlia femmina?

"Assolutamente sì, e non perché di natura il padre è geloso della figlia femmina a prescindere. È perché fondamentalmente penso che il mondo di oggi nasconda molte insidie. E uno dei ruoli fondamentali di noi genitori è quello di dare ai nostri bambini gli strumenti per crescere. Purtroppo la società di oggi non è così rassicurante, quindi credo che sarò un padre presente, perché vorrò proteggere mia figlia sempre. Quando capirò che potrà essere autonoma, sicuramente, sarà difficile, ma mi metterò da parte e le farò fare le sue scelte, i suoi sbagli, standole comunque vicino".

Che cosa la preoccupa di più per il futuro?

"I social, internet: è un mondo che dà tante opportunità, ma ha anche altrettante insidie. Io voglio essere ottimista e mi piace vedere le cose con positività. Per me sono opportunità, però bisogna che chi le utilizza sia consapevole di quelli che sono i rischi. Quello che non mi piace nel mondo di oggi è che i rapporti interpersonali e umani vengano a mancare e vengano scavalcati da queste interazioni nell’etere. Per me la scuola e lo sport sono primari perché comunque sono realtà dove ancora si può coltivare la possibilità di avere di dei rapporti veri e non finti. Noi genitori dobbiamo essere aggiornati il più possibile, per far sì che i nostri figli non navighino in un mondo a noi sconosciuto. Sul bullismo credo nel ruolo della scuola. Ma le figure dei professori devono tornare a essere centrali, figure di riferimento rispettate da ragazzi e genitori".