SOLIDEA VIVIANA VITALI ROSATI
Politica

Elezioni a Pesaro, dalla sanità allo stadio Benelli: confronto tra i quattro candidati a sindaco

All'hotel Flaminio oltre 500 persone hanno assistito al comizio elettorale. Scintille tra Lanzi e Biancani sul nuovo ospedale: Perricci ha sottolineato l’errore di aver predisposto una struttura verticale difficile da gestire. Oliva: “Sul sito indietro non si torna”

Da sinistra i candidati Lanzi, Perricci, Oliva e Biancani

Da sinistra i candidati Lanzi, Perricci, Oliva e Biancani

Pesaro, 28 maggio 2024 – Le due ore di confronto serrato tra i quattro candidati a sindaco di Pesaro, organizzato dal gruppo locale di Azione Cattolica, lunedì sera al Flaminio, ha attirato oltre 500 persone. Già dopo il primo giro di domande rivolte dal giornalista Raffaele Vitali, invitato dal presidente di Ac, Giacomo Giunti a moderare, il dibattito si è acceso tra i candidati Andrea Biancani, coalizione di centrosinistra; Marco Lanzi, candidato della coalizione del centrodestra; Pia Perricci, leader della lista civica “Vieni Oltre” e Fabrizio Oliva, leader della lista civica “Spazi liberi”.

Come è andata la serata? I contenuti, con dieci domande di Vitali e un paio dal pubblico, sono venuti fuori, è indubbio. Tra i temi toccati lo smaltimento dei rifiuti (dalla tari al termovalorizzatore); il nuovo ospedale (dalla collocazione al viabilità di risulta); turismo e cultura come volano economico; soluzioni per la carenza di parcheggi e mobilità sostenibile; grandi nuove opere come lo stadio Benelli e le difficoltà dell’urbanistica; l’omnipresente tema del sociale, dai nuovi poveri alle persone con disabilità; lo sviluppo dei gruppi solidali d’acquisto; gli investimenti negli impianti sportivi.

Biancani non è stato sostenuto da una propria claque: si è notata la differenza rispetto altri candidati che invece ce l’avevano eccome. Ma il pubblico di cattolici, presente in sala, “non è di quelli che si fa influenzare dall’applausometro” è stato un commento; “Ne servirebbero altre di iniziative come questa” osservano in due, tra le prime file; “Biancani allora non è solo strette di mano e pacche sulle spalle: sa fare” dice una signora uscita fuori a fumare. L’eloquio dei candidati non ha brillato, ma delle idee comunque sono emerse.

Scintille sul nuovo ospedale

Le scintille ci sono state tra Lanzi e Biancani sul nuovo ospedale di cui tutti e 4 hanno criticato la collocazione a Muraglia. “Ha deciso la Regione” ha detto Biancani, assalito dai fischi e ripreso da Lanzi che ha riletto le parole di un comunicato del sindaco Ricci: “la politica urbanistica la fanno i Comuni nessuno lascerà un permesso di costruire a Case Bruciate”. Perricci ha sottolineato anche l’errore di aver predisposto una struttura verticale anacronistica e difficile da gestire. Oliva è andato al sodo: “Sul sito indietro non si torna. Si badi invece a far partire i lavori”.

L’auditorium Scavolini

Sul nuovo Auditorium Scavolini Biancani ha giocato in difensiva ribadendo la polivalenza della nuova struttura. Gli altri tre si sono divertiti a sparare a zero: Lanzi e Oliva hanno esternato indignazione per il cantiere infinito e i costi lievitati, mentre Perricci ha testimoniato che “i lavori dentro al Palazzetto non sono ancora finiti: è un cantiere a cielo aperto. E’ stata fatta una finta inaugurazione. Sono entrata e ho il video sullo stato dell’arte”.

Lo stadio Benelli

Sull’ipotesi “nuovo stadio Benelli” sono venuti fuori i caratteri dei quattro candidati. “Lo stadio deve essere rifatto e lo sarà - ha promesso Perricci -: non c’è bisogno di interrompere la stagione calcistica perché si potrà fare un pezzo alla volta. Noi avremmo sia i finanziatori che il programma: lo faremo con la canapa”. Risate. L’assessore Enzo Belloni, tra il pubblico: “E’ la volta che i tifosi si fumano lo stadio”.

Perricci riprende: “La canapa non è inquinante, trattiene calore e darà lavoro agli agricoltori locali che potranno produrla”. L’innovazione, i mattoni di canapa esistono, ma per “uno stadio è una soluzione utopistica - osserva un geometra in sala - visti i tipici limiti tecnici”.

“Sono una persona concreta - ha detto Oliva -: davanti alle difficoltà, anche economiche che potremo avere anche per completare tutti i cantieri in programma, ritengo sia giusto un intervento minimale per garantire l’agibilità della struttura. Fare uno stadio nuovo sarebbe una impresa faraonica”. Biancani: “ Voglio essere onesto. Un nuovo stadio è legato, fondamentalmente ad investimenti privati: il Comune da solo non potrebbe farlo. E’ responsabile invece portare avanti un progetto di recupero progressivo”.

Il dialogo con i cittadini e la movida

Indistintamente tutti hanno detto che “l’ascolto del cittadino” sarà alla base del loro governo. Solo Biancani ha ammesso che “un amministratore, ascolta, ma deve anche prendersi la responsabilità di decidere”. In effetti se ci sono voluti 13 anni per arrivare a consegnare la prima opera compensativa da parte di Società autostrade è proprio perché sotto Ceriscioli il “dialogo” fu fin troppo lungo. Se riguardo la movida e la musica in viale Trieste Biancani ha detto che non cambierebbe nulla, Oliva ha ribadito di voler ritirare l’ordinanza che permette l’intrattenimento musicale fino alle tre di notte.

“Voglio che si tutelino le esigenze di tutti e le regole siano rispettate. Non sono un fustigatore della movida, come mi hanno descritto i giornali” si è difeso. Va bene Oliva, ma se nei locali, si dovesse imporre di spegnere la musica prima di mezzanotte, anche Cenerentola protesterebbe. “Il confronto è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell' AC di Pesaro ed è tutt'ora visibile - conferma Giacomo Giunti, presidente di Ac Pesaro -. Ci riteniamo soddisfatti : volevamo creare un' occasione di dialogo vivace, ma rispettosa delle diverse posizioni”.