Caso Cusumano, la Vis pensa al ricorso

La società potrebbe chiedere uno sconto per le frasi razziste puntando sulle scuse presentate dal giocatore ad Hadziosmanovic

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Un terremoto. La maxi squalifica di Cusumano ha fatto tremare il mondo biancorosso e quello della serie C. Dieci giornate di squalifica per una frase a sfondo razzista: una vicenda che ha fatto il giro d’Italia, finendo sui telegiornali e oltre che sulla grandi testate sportive. Un provvedimento che ha colto di sorpresa anche la società. Dalla sede della Vis nessuna dichiarazione ufficiale, anche se la sensazione è quella che la Vis presenterà ricorso contro le dieci giornate che nell’ambiente vissino viene considerata una esagerazione, soprattutto se comparato con altri provvedimenti come le aggressioni agli arbitri punite con meno giornate. Dichiarazioni ufficiali no, ma emergono retroscena. Cusumano infatti nel dopo partita avrebbe chiesto scusa in lacrime, rappacificandosi con Hadziosmanovic, ovvero con l’ex difensore biancorosso ora al Teramo, oggetto della frase incriminata: "Zingaro". Una frase che Cusumano avrebbe pronunciato nel momento della lite con l’avversario, che tra l’altro è si di origini montenegrine ma italiano a tutti gli effetti, proprio allo scadere della partita. Scintille che hanno scatenato la frase razzista di Cusumano che l’arb itro ha captato e subito punito. Un brutto episodio del quale Cusumano poi si è subito pentito. Proprio quest’ultimo particolare potrebbe essere citato nell’eventuale ricorso, anche se il regolamento disciplinare parla chiaro e molto severo in merito: per le frasi razziste la misura minima sono le dieci giornate di squalifica. Un episodio che ha addolorato lo stesso difensore biancorosso. Cusumano si è fatto apprezzare a Pesaro soprattutto per le sue doti umane, oltre che per quelle calcistiche. Insomma per la Vis confida di ridimensionare il caso partendo dalle scuse finali di un ragazzo che ha mostrato finora grande senso di sportività e rispetto dell’avversario, che si è lasciato andare in un momento di nervosismo.

Il Fatto ha scatenato anche i commenti dei tifosi. Roberto Bizzochi, che domenica era a cantare in curva, non se l’aspettava: "No, non me l’aspettavo, dieci domeniche mi sembrano eccessive, penso che sia un provvedimento spropositato. Credo che il giocatore abbia avuto un momento di nervosismo, ha avuto un gesto rabbioso che non è affatto giustificabile perché non si deve scendere a certe offese gravissime. Ma lo dico io che da copresidente l’anno che abbiamo vinto la D volevo picchiare l’arbitro di Vis-Campobasso e per fortuna che mi hanno trattenuto. Quell’episodio mi è costato cinquemila euro di multa. Poi mi sono scusato. Voglio dire che a volte si perdono proprio le staffe, poi chiedi scusa e cerchi di rimediare alle stupidaggini che fai. Mi sembra questo anche il caso di Cusumano che ha subito capito di avere sbagliato e ha domandato scusa ad Hadziosmanovic. Non credo proprio che il nostro giocatore abbia sentimenti razzisti, mi sembra anzi un bravo ragazzo. Mi auguro che facciano ricorso. Nella storia della Vis non c’è mai stato un episodio simile". Angelino Risalvato: "Pensavo che Cusumano avesse detto qualcosa all’arbitro, uno di Palermo e l’altro di Messina, e invece no. Mi ricordo però di un Chievo-Pisa in cui il centravanti locale ha fatto la stessa cosa e si è beccato nove o dieci giornate. Il regolamento è questo. Penso che dieci siano tante, ma con le nuove norme non si scherza: hanno applicato il regolamento e c’è poco da dire. Ma non penso che Cusumano sia un ragazzo cattivo, purtroppo chi sbaglia paga: posso capire che sei arrabbiato, ma a tutto c’è un limite". Per Ermes Druda, storico tifoso della Vis, "è un provvedimento molto severo, ma c’è poco da fare, il regolamento parla chiaro, una offesa così grave va punita. Piuttosto mi sembra un regolamento molto severo, andrebbe cambiato in origine, dieci giornate sono tante. Prendiamo atto e andiamo avanti, anche se per la Vis è un bel danno, non avremo Cusumano fino a marzo e fino ad ora era tra i più impiegati".

d.e.