Incredibile Galbiati: "Alcuni hanno giocato con i sintomi"

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Più degli infortuni è il Covid il vero nemico dei giocatori in questa stagione anomala. Un avversario invisibile quanto insidioso. Tanto che ieri a fine gara, vedendo Robinson e Massenat parlottare con T.J.Williams, che era stato tenuto a riposo ha fatto un po’ temere. Poi è venuto fuori che il play della Vanoli non ha giocato per i punti al labbro che ancora gli provocano dolore dopo il colpo subìto domenica scorsa a Trento. Perchè le dichiarazioni di coach Galbiati (foto) in sala stampa hanno destato qualche perplessità: "Non avevamo un giocatore che è rimasto a casa perché risultato positivo al Covid - ha detto - altri che hanno giocato, ma hanno probabilmente i sintomi. La mia speranza è che altri miei giocatori non abbiano il viru e spero che questa partita non comporti altre problematiche ai miei e a quelli di Pesaro". A tarda ora, il club ha cercato di correggere il tiro del suo allenatore: "A seguito della conferenza stampa post partita di Galbiati, la Vanoli intende specificare che nessun tesserato, ad eccezione di Jarvis Williams - ha presentato tamponi rino-faringei molecolari eo rapidi con esito positivo nei giorni precedenti l’incontro di Pesaro. A tutti i giocatori, al momento dell’arrivo alla Vitrifrigo Arena, è stata misurata la temperatura". Il Covid, comunque, sta cambiando il volto del campionato. Ieri altri due rinvii: non disputate Cantù-Trieste e Reggio Treviso. E se per Cantù si tratta del secondo match saltato per i positivi all’interno della squadra, Treviso ha subìto invece la situazione, trovandosi ad affrontare due squadre infestate, prima Cantù appunto e stavolta Reggio Emilia, travolta dai contagi dopo la positività di Baldi Rossi. A condizionare le partite è anche la mancanza del pubblico, che ha eliminato quasi del tutto il fattore campo.