Interferenze per Justin Robinson La concorrenza ha bloccato la firma

Altre formazioni si sono fatte sotto per il play. Oggi invece dovrebbe arrivare l’ok di Charalampopoulos

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Siamo alle trasmissioni di Renzo Arbore. Da avanti tutta a indietro tutta. Non tanto per l’ala forte, il greco Charalampopoulos la cui firma potrebbe arrivare nella giornata di oggi sul tavolo della società biancorossa, quanto per Justin Robinson, il play. "Perché quando finiscono le prime scelte poi molte squadre vanno a caccia della seconde e Robinson fa parte di queste, perché è un buon giocatore", dice il presididente Ario Costa. Che continua: "Rispetto alle pretese iniziali ha abbassato di molto le sue richieste, ma in questo momento non mi sento proprio di dire che Robinson è vicino a noi... Comunque non è il solo play che è sul mercato". Quindi una specie di messaggio, quello che viene inviato dalla società, ai procuratori che sfruttano tutti i possibili spiragli per cercare di spuntare un contratto migliore per gli assistiti. E questo sembra che sia ciò che sta accadendo proprio con il play tascabile.

Cosa è successo con Robinson rispetto all’ottimismo dell’altro ieri, tanto da far inserire la retromarcia? Che molto probabilmente si sono fatte sotto per le petit-play, altre formazioni anche a livello continentale per cui il... grande amore per Pesaro e per l’ambiente e tutte le belle menate del caso, si sono improvvisamente raffreddate. Che poi, a dirla tutta, nulla di nuovo sotto il sole perché gli americani puntano al biglietto verde e cioè ai dollari: cuore a sinistra, portafoglio a destra.

In attesa di capire come finirà la questione di Robinson e cioè quanto durerà il tira e molla sull’ingaggio, sembra invece che dovrebbe filare via liscio il contratto con il giocatore greco. "Oggi è difficile – continua Costa – ma forse nella giornata di domani (oggi per chi legge,ndr), potremmo dire qualcosa su questo giocatore".

Tutto invece per aria per quello che riguarda il pivot e la guardia tiratrice "perché sul tavolo ci sono i nomi di una montagna di giocatori, ma in questo momento siamo fermi a questo punto. E non sappiamo ancora ben definire il ruolo per il 4 e per il 5", continua il presidente della società.

Una situazione tipicamente estiva dove anche i contratti che sembrano fatti saltano all’ultimo momento in attesa che cali la polvere e con la polvere anche la pretese. Vale la pena di dire che alcuni giocatori, anche molto noti, hanno anche pagato personalmente per uscire dai contratti che avevano in corso ed ora rischiano di ritrovarsi a spasso. Per questa ragione si osserva, all’interno della Vuelle, tutto quello che sta accadendo senza però strapparsi le vesti anche perché il tempo gioca a favore anche di società di secondo livello com’è appunto la Carpegna Prosciutto. Un discorso, quello di stare seduti sulla sponda del fiume in attesa che passi, che vale anche per il lettone Mejeris, altro giocatore che sembrava già accasato e che invece si sta ritrovando sul mercato in attesa di un ingaggio.

m.g.