La caccia si chiude col secondo pivot: Cusin?

Intanto ieri è stata presentata la sponsorizzazione rinforzata della Consultinvest. Per Mengucci anche il ruolo di mediatore con i tifosi.

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PESARO

La prima domanda dei tifosi ad Alessandro Mengucci, responsabile della società Consultinvest per la nostra provincia. I rapporti con la Fortitudo Bologna. Perché? Perché è come parlare del nemico, del diavolo. E Mengucci è stato non chiaro, ma di più: "Una sponsorizzazione la nostra dettata da cause di forza maggiore, ma ne siamo subito usciti". Una finanziaria molto radicata, la Consultinvest, tanto che è entrata dentro al consorzio che ha salvato Cremona: "E’ vero – ha risposto Mengucci –, ma è altresì vero che il nostro rapporto più stretto, quello dove siamo anche impegnati di più, è quello con la Vuelle e la Carpegna Prosciutto. Ho scelto questo giorno per annunciare il nostro rinnovato impegno all’interno del consorzio e per la squadra perché la nostra storia con il basket nasce esattamente il 3 agosto di 7 anni fa. Ed abbiamo deciso di rilanciare dopo la lunga riunione avvenuta tra i consorziati a giugno. Ci abbiamo pensato su per 4 settimane e poi alla fine abbiamo deciso. Quanti soldi mettiamo? Questo non lo dirò mai".

Storia di un ritorno di fiamma quello della Consultinvest, perché si capisce che dietro non c’è solo un fatto commerciale: questo perché Mengucci ha assunto anche un ruolo all’interno della Vuelle: curerà i rapporti con il pubblico e con la tifoseria "che nei prossimi giorni vorrò incontrare". Insomma il pifferaio magico che dovrà tessere buone relazioni in un ambito che non è facile, se uno ripensa ai ‘colloqui’ di qualche fine partita tra Luciano Amadori e gli ultras in tribuna. Non una storia semplice. Ad annunciare questo rinnovato impegno, era presente anche il presidente Ario Costa, oltre a Luciano Amadori che così eviterà lo scender e il salir le altrui scale.

Al termine dell’annuncio fatto a Villa Cattani Stuart – diverse le persone presenti –, un crocchio di tifosi si è formato davanti al ds Stefano Cioppi, naturalmente sottoposto al fuoco di fila delle domande riguardanti la composizione della squadra, i problemi legati al coronavirus e sul come si procederà.

I discorsi sono scesi anche su quella che dovrà diventare la ‘spalla’ di Tyler Cain e cioè del pivot. Con l’ingaggio di Robinson in cabina di regia, la scelta a questo punto è obbligata: la Carpegna Prosciutto nel ruolo di secondo lungo dovrà per forza di cose andare su un italiano. I nomi che sono sul tappeto sono fondalmente tre: uno è quello di Cusin vecchia conoscenza della tifoseria biancorossa; il secondo è quello di Cervi e quindi il terzo nome che emerge è quello di Magro, giocatore che Repesa conosce perché lo ha allenato a Milano. Non si sta parlando di gente che tira giù i tabelloni, comunque giocatori ormai esperti e rodati che possano dare una mano sotto le plance nel caso in cui Cain abbia problemi, anche di falli e comunque per consentirgli qualche minuto di riposo per tirare il fiato.

Un’offerta sembra già partita ed è quella che è stata fatta a Cusin... per ovvie ragioni: conosce la città perché qui ha già giocato lasciando un buon ricordo. Il secondo lungo è l’ultimo anello della catena, dopodiché la squadra è chiusa. Sembra buona ed esperta, sulla carta, ma i riscontri li dovrà dare il campo di gioco.

m.g.