"Questa Vuelle ci ha ridato entusiasmo"

Tifosi in coro dopo l’emozionante partita con Venezia: "Partenza a razzo e finale travolgente, certe vittorie non si dimenticano"

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"L’incantesimo dell’anno scorso non si è spezzato, al palas c’è ancora un’atmosfera fantastica". Così Gianluca Piobbici, storico appassionato della Vuelle. Attorno alla sua edicola, in zona porto, da sempre si riuniscono capannelli di tifosi e nel lunedì dopo l’impresa con Venezia il clima è entusiasta: "Mi fanno ancora male le gambe dal salto che ho fatto al canestro di Rahkman, ho la sciatica – ride Alfredo Forni, abbonato da una vita –. Abbiamo fatto veramente una partenza super, e contro la Reyer siamo stati anche più fisici di quel che mi aspettavo, li avevamo letteralmente imbambolati nel primo tempo. Poi nella ripresa c’è stato un calo dovuto anche ad un arbitraggio penalizzante e quando siamo andati a fare l’ultima rimessa non ci credevo più. Così il finale è stato ancora più travolgente, una cosa che non dimenticheremo per un pezzo. Ora abbiamo il sorriso stampato sulla faccia, ma bisogna stare calmi, siamo solo all’inizio e Tortona è una trasferta molto difficile". "E’ una squadra seria, per questo ci piace – l’opinione di Gianluca Piobbici – non come gli anni scorsi quando capivi subito che prima o poi avresti dovuto rimetterci le mani. Giocano già come se fossero insieme da mesi, danno di morso e sono in gran forma per provare a fare un girone d’andata alla grande, nello stile di Repesa. La vittoria su Venezia poi è di valore quindi dà risalto ai giocatori e motivazioni alla nostra fiducia in loro. In tribuna ho visto un grandissimo entusiasmo, tanti giovani, tutti che urlavano sin dal primo minuto. Bellissimo". C’è anche chi, come Werther Talevi, segue da casa ma col medesimo interesse: "Amo questo gruppo per l’impegno e la volontà di tutti, per come difendono. Quando ho saputo che tornava Repesa non ero contento, avevo preso male il suo passaggio alla Fortitudo, ma ha allestito davvero un bel gruppo e li fa giocare così bene che è impossibile non apprezzarlo". I fratelli Donati erano nel settore A, dove ora sta la Vuelle fan zone e ci stanno ripensando: "Se riaprono la campagna abbonamenti magari andiamo a vedere di trovare un’altra collocazione che ci piaccia. Repesa? Dopo Banchi era il meglio che potessimo prendere". Gianfranco Zarzani è uno dei veterani che non molla: "Andavo sul campo all’aperto a vedere Riminucci e ancora non mi sono stancato, il basket fa parte del nostro dna! Questa squadra mi piace perché è coesa, non si gioca a livello individuale, ma come collettivo. Con Venezia abbiamo giocato così bene che anche se avessimo perso non avrei cambiato idea sulla prestazione, ma chiaramente un finale così è stato eccezionale". La chiosa è per Maurizio Crapanzano e la curva ritrovata, il valore aggiunto della stagione: "Così dà gusto, finalmente dopo tanti anni tutti quanti si son convinti che bastava poco a rimettersi tutti insieme in curva. C’è la spinta inaspettata di questi ragazzi più giovani che stanno sulla ringhiera, si danno da fare, sono molto convinti. Mentre quelli ancora più piccoli ti chiedi da dove escono fuori, dopo un decennio di stagioni bruttine, è la dimostrazione che in questa città la tradizione continua, a dispetto di tutto".

Elisabetta Ferri