Sfida folle, la Vis a un passo dal colpo grosso

Pescara avanti con un gol dubbio, i biancorossi rilbaltano ma restano in 10 e vengono raggiunti. Succede di tutto tra reti annullate ed errori

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di Nicholas Masetti

Un punto a Pescara. Cosa non scontata. E potevano essere anche tre, così come zero. La Vis pareggia allo stadio Adriatico 2-2 in una partita piena di occasioni e situazioni. Quattro gol, due annullati ai padroni di casa, uno segnato in probabile fuorigioco, un palo, un espulso e dubbi ed errori della terna arbitrale. Ma alla fine dei conti i biancorossi di Banchini strappano un punto in trasferta, con unghie e denti sì, dimostrando però anche qualità. I pesaresi vanno sotto dopo due minuti e sembrano riaccendersi i fantasmi di Siena. Ma stavolta la Vis è un’altra cosa. Reagisce, mette sotto il Pescara, rimonta la partita, rimane in 10 e viene raggiunta nel finale, rischiando anche di perderla. Pronti via e su un passaggio di Besea la Vis viene colta di sorpresa. Esce male Gavazzi, superato da De Marchi, Giraudo tenta il fuorigioco, Clemenza si infila alle sue spalle e supera Farroni. Però il classe ’97 si trovava al di là del difensore biancorosso. Il secondo assistente Cleopazzo non si accorge e il Pescara va in vantaggio. La Vis solo due minuti dopo risponde con un tiro dalla distanza di Rossi. Di Gennaro c’è. Il Pescara al 10’ ha l’occasione per il 2-0: Pompetti imbuca per Rasi che salta più in alto di Piccinini. Palla fuori di pochissimo.

La Vis da lì in poi domina il primo tempo grazie soprattutto alle giocate di Cannavò. Il gol del pareggio e le due più grosse occasioni della prima fazione passano da lui. Al 29’ sugli sviluppi di una rimessa laterale, Gucci spizza e il 2000 siciliano chiude di testa sul secondo palo. Miracolo di Di Gennaro che poi ci mette i guantoni anche al 41’. Nel mentre però la Vis pareggia. Saccani al 32’ entra in area dopo un buono slalom e viene steso da Memushaj. Dal dischetto Cannavò è freddo e non sbaglia. Proprio il capitano del Pescara al 41’ colpisce palo su calcio di punizione.

Nella ripresa la Vis rischia di subire di nuovo un gol dopo due minuti. Gavazzi perde un contrasto a centrocampo con De Marchi e D’Ursi si invola verso la porta. Dopo una discesa di 40 metri infila Farroni ma il primo assistente Di Maio alza la bandierina e segnala il fuorigioco. Grandi proteste da parte dei padroni di casa perché l’esterno offensivo era partita da dietro la metà campo. Ancora D’Ursi, al 67’, ha l’occasione per segnare il 2-1 ma da due passi, su servizio del neoentrato Marilungo. Ma la panchina fa invece la differenza per la Vis Pesaro. Al 72’ Eleuteri crossa al centro, Cancellotti rinvia malamente, e Rubin, dopo essersi aggiustato il pallone, lo spara all’incrocio. Sette minuti dopo però i biancorossi rimangono in 10. Cannavò si becca ingenuamente il secondo giallo e la Vis, da lì in poi, è costretta ad arretrare il proprio baricentro. Il Pescara il 2-2 lo segna però su calcio d’angolo che forse non c’era. Cancelotti rimedia all’errore e insacca di testa. Nel finale i padroni di casa segnano anche il 3-2 con Ferrari ma anche in questo caso viene fischiato il fuorigioco. Proteste e lamentele. Un punto che dà consapevolezza alla squadra di Banchini.