Vis, gara a campo aperto Feralpisalò da aggredire

Avversario ideale per tentare un approccio alla partita più offensivo: ma i biancorossi si troveranno di fronte tanta qualità e nomi importanti

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Se la Vis del nuovo allenatore Di Donato aspira a un calcio coraggioso, il primo avversario è l’ideale per praticarlo. La Feralpisalò di Pavanel è il tipo di squadra che gioca a viso aperto e spinge sempre avanti. Se sei capace di affrontarla su quel piano (ritmo, pressione, ripartenze) puoi sperare di uscire bene, altrimenti rischi brutte figure. Prendere esempio dal Matelica, l’unica fin qui capace di batterla, insieme al Sudtirol. La Feralpisalò, squadra azienda del patron Giuseppe Pasini, giovane di storia ma di militanza pressoché ininterrotta nella categoria, sta tenendo fede alle attese: 14

punti (9 dei quali ottenuti in casa), 5° posto, 13 gol fatti e 9 subiti, secondo attacco del girone. Si è molto rinnovata dopo la turbolenta stagione scorsa (tre allenatori a libro paga), lo ha fatto senza tradire i principi ispiratori. Vedi la trazione offensiva di un 4-3-3 decisamente spinto, dove c’è una punta centrale di statura, l’ex Samb Miracoli, supportato ai lati da un fantasista come Ceccarelli (già 4 assist dal suo mancino) e dal baby talento della Roma D’Orazio. Occhio però, perché sono armati anche i cosiddetti ‘braccetti’ di centrocampo: Scarsella da una parte, Morosini dall’altra: gente nota, gente che si butta dentro, oltre a possedere balistica raffinata. I due hanno già messo a segno 5 reti, rispettivamente 3 e 2. Due gol anche per Miracoli, il resto diviso in 6 giocatori. Non a caso la Feralpi è la squadra che ha più segnato su azione, 10 gol su 13, con ampia varietà di soluzioni. In mediana c’è Carraro, ex della migliore Imolese.

In difesa Bacchetti e Giani coppia centrale (Legati all’occorrenza) e coppie di terzini baby, che possono essere Bergonzi e Rizzo, così come Mezzoni e Brogli, oppure l’ex Fano Vitturini. Quasi tutti prestiti dalla Serie A, Inter, Napoli, Atalanta, Genoa. Rosa di 25 elementi costruita secondo la logica dei due elementi per ogni ruolo, più qualche ragazzo

promosso dalle giovanili. Dotata anche la panchina, a cominciare da quel Petrucci, ex vissino, che gioca a piede invertito come Ceccarelli. In luogo di D’Orazio c’è l’esperto Tulli, ex Catanzaro, l’ex Sudtirol De Cenco si alterna con Miracoli, Guidetti e Gavioli sono alternative di centrocampo.

Tanto segna la Feralpi, quasi altrettanto subisce, anche qui molto su azione (7 su 9): perché se tanta gente si butta dentro, non sempre le coperture sono adeguate. Perché la squadra accetta l’uno contro uno in difesa. Ed è lì che la Vis dovrà andare a colpire. Difficile pensare di non subire al ‘Turina’: c’è riuscito solo il Sudtirol, una delle formazioni che meglio impongono il proprio gioco. La squadra di Di Donato ieri si è sottoposta all’ennesima serie di tamponi, oggi dopo la rifinitura prenderà la strada del Garda, dove l’ultima volta se ne è uscita con un pareggio (1-1). Era l’ultima di andata del campionato scorso: ottima Vis quel giorno, ma incapace di approfittare della superiorità numerica per quasi un tempo, dopo l’espulsione del portiere De Lucia franato su Pannitteri. Sicuri assenti domani Lazzari, Tessiore e Ejjaki, D’Eramo torna a disposizione, in dubbio Cannavò.