Vis, l’esordio a sorpresa di Blue Mamona

A Padova la prima partita in serie C del diciottenne pesarese, vicino al gol: "Di Donato mi ha detto di puntare l’uomo. L’ho fatto"

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"Ho capito che forse sarei entrato quando il preparatore mi ha detto: scaldati bene. L’ho realizzato dopo qualche minuto, quando è arrivata la chiamata del mister: brividi di emozione".

Blue Samuel Mamona – nell’ordine nome, secondo nome e cognome – ha debuttato in Serie C a 18 anni e mezzo. A Padova, non su un campo qualsiasi. Non è il più giovane della storia vissina: negli anni ’40 era frequente vestire la maglia della prima squadra in giovane età: Battisti lo fece a 17, Fifo Serafini (appena scomparso) fu lanciato da Corsi in Prima divisione addirittura a 15, Zeffiro Furiassi a 17 andò alla Fiorentina. In tempi recenti, Alberto Torelli debuttò in D a 16 anni e 8 mesi. Ma non è certo da tutti assaggiare il professionismo appena maggiorenni. Tantopiù che non è stato il solito scampolo di partita, ma una mezzora densa di avvenimenti: con la Vis passata dal 4-1 al 4-3, poi al 5-3, sfiorando nel recupero il 5-4. Proprio con Blue, che ha visto negarsi il clamoroso gol del 5-4. "Mi è capitata quella palla sul corner – racconta – ho calciato d’istinto, il portiere ha fatto un miracolo.

Blue intanto ha fatto capire di poter dire la sua: scatto, dribbling, tiro. "Il mister mi aveva dato ordini precisi: puntare l’avversario". Che era Germano, uno con tanta B alle spalle. "E io ho fatto quello. Provando e riprovando".

Singolare la carriera fin qui di Blue, classe 2002, che qualcuno ha definito italo-belga (la nazionalità del padre) ma che è semplicemente pesarese, come la mamma. Primi anni nella scuola calcio del Rimini (esordienti), poi due anni al Cesena, quindi il passaggio alla Sampdoria (‘Esperienza molto formativa’), 16 presenze e un gol con l’Under 17 doriana, dopodiché lo svincolo. Come mai? "Ho preferito andare avanti da solo – spiega – d’accordo con i genitori. Ho fatto tre settimane in Olanda, con l’Under 23 del Den Haag, poi è arrivata la chiamata della Vis".

Blue racconta i suoi allenamenti in Olanda: "Un po’ di palestra e molto campo. Pochissima tattica, molto gioco libero. Calcio veloce e divertente. Là esaltano molto le qualità individuali".

A Pesaro, la scorsa stagione, giusto tre partite con la Berretti, prima del lockdown; in tempo per segnare 2 reti, una memorabile nel derby col Fano, quasi dalla bandierina: "Ho visto il portiere fuori, ci ho provato d’esterno a giro". Quindi decrive le sue qualità: "Dribbling, velocità, forza fisica".

Cosa ti hanno detto i compagni, domenica? "Di stare tranquillo

e divertirmi". Resta da capiree come mai la Vis prende tanti gol: "Consideriamo – dice – anche gli avversari. Il Padova è di grande livello, ha giocatori di altre categorie. E noi siamo stati a un passo dal riprenderli".

Adesso arriva il derby: "Il clima già si sente. Non è una settimana qualunque, specie per me che sono pesarese. Il derby si gioca solo per vincerlo. E noi daremo il 200 per cento". Speranze di rigiocare? "Io devo solo ringraziare il mister per l’opportunità che mi ha dato. E i compagni che mi aiutano tutti i giorni. Se capiterà un’altra occasione, mi farò trovare pronto".

E la prossima magari non ci sarà un altro portiere a fare il miracolo.