Vuelle secondo Valter: "Con Pizza la svolta"

L’ex patron: "Ne sento parlar bene, nel calcio a 5 ha dato tanto, il pubblico è tornato e Banchi è un bravo tecnico, guardiamo avanti"

Migration

"Il problema di domenica contro Venezia? E’ che ci voleva un canestro più grande", dice ridendo Valter Scavolini. "No, non vengo al palazzo per il problema del Covid ed ora le partite le vedo tutte ma in televisione", dice il patriarca dell’era Pesaro da bere. "Ma la cosa più importante – aggiunge – è che siamo salvi matematicamente e ci sono anche delle possibilità di trovare un posto nei playoff".

Ci si gioca tutto domenica a Napoli in una gara senza ritorno..

"Partita impossibile non direi proprio anche perché questa squadra ha messo in mostra belle prestazioni anche in trasferta. Quindi si potrebbe anche vincere, ma esiste anche un’altra regola nel basket, quella che dice che ogni partita fa storia a sé. Basti pensare per esempio alle percentuali di tiro: giornata in cui la squadra ha messo dentro tutto ed altre come domenica dove appunto, ci voleva un canestro più grande".

Il ritorno del pubblico al palas è un bel segno, no?

"Certamente anche perché se la squadra inizia a fare risultati il pubblico torna e torna la passione. Certamente, e per una serie di ragioni, questi ultimi dieci anni non sono stati il massimo per cui molti tifosi si sono allontanati per le delusioni. Però quando arrivano i risultati ecco che torna il pubblico sulle tribune".

Merito di chi?

"Ad inizio di stagione la situazione non era bella ma poi la società con in testa Ario Costa, ha scelto Luca Banchi che sicuramente è un bravissimo allenatore e lo sta facendo vedere perché ora la squadra c’è al di là della prestazione di domenica dove uno deve fare i conti la compagine che ha davanti ed anche al tipo di difesa che deve affrontare. E questo lo capisce anche il pubblico perché se è vero che i nostri tifosi sono esigenti, è anche vero che di basket capiscono e si accorgono del lavoro che è stato fatto".

Si riuscirà a trattenere Banchi? Domenica anche uno striscione sulle tribune con l’invito a restare...

"Io questo non lo so perché non solo non vengo al palas, ma non partecipo nemmeno alle riunioni del consorzio. Comunque penso che per trattenere Banchi bisogna mettere sopra il tavolo un progetto e anche la garanzia di formare un squadra che non parta per lottare subito per la retrocessione".

A proposito: all’interno del consorzio le cose come vanno?

"Ho già detto non partecipo alle riunioni pur rimanendo dentro".

Soldi, il solito problema?

"Ma adesso vediamo cosa accade con l’entrata di Pizza e quale sarà il suo apporto. Io devo dire la verità, lo conosco in modo superficiale ,ma sento che ne parlano tutti quanti bene e soprattutto nel calcio a cinque ha fatto molto bene. Vediamo...".

Il problema dei soldi resta sempre in cima alla classifica. Perché ancora non si sa con quali soldi e in che maniera Pizza entrerà a far parte del consorzio. Sicuramente un colpo lo ha battutto perché l’ingaggio del lettone Mejeris passa attraverso il suo portafoglio: un ingaggio fino alla fine della stagione per circa 80mila eruro. Un giocatore, secondo le voce di più tecnici e quindi anche terzi, che sta dando un bel contributo nel dare equilibrio alla formazione biancorssa.

A proposito di consorzio, come rovescio della medaglia alle aspettative dei tifosi sull’arrivo di Pizza, bisogna anche aggiungere che c’è invece chi è andato in difficoltà com’è il caso della Butangas, uno sponsor che è incappato mani e piedi dentro il problema dei rincari dei costi dell’energia. Non un momento facile per questa società che tutti gli anni dà un contributo che viaggia tra i 150mila e i 200mila euro l’anno.

m.g