Faenza, l'emergenza migranti nel docufilm 'Dove vanno le nuvole' di Massimo Ferrari

Appuntamento mercoledì 21 aprile al Ridotto del Teatro Masini, nell'ambito della rassegna 'Il Cinema della Verità'

'Dove vanno le nuvole'

'Dove vanno le nuvole'

Faenza, 4 aprile 2018 – Racconta l’emergenza migranti il docufilm di Massimo Ferrari ‘Dove vanno le nuvole’ che sarà trasmesso mercoledì 11 aprile alle 21, al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, nell’ambito della rassegna ‘Il Cinema della Verità’. ‘Quando soffia il vento del cambiamento c’è chi costruisce muri e chi mulini a vento’. Questo l’inciso che racchiude il significato del lavoro prodotto da MaGa Production.

Da Treviso a Riace, passando attraverso Bologna e Padova, il documentario racconta le storie e le esperienze di chi ha avuto il coraggio di provare a trasformare la paura in opportunità e l’utopia in realtà. Un docufilm che è un viaggio attraverso l'Italia e l'emergenza migranti: modelli di convivenza sorprendenti, umanità in movimento.

A Treviso Antonio, professore di Storia e Filosofia al Liceo Classico, ha deciso insieme a sua moglie e ai figli di sperimentare una forma di accoglienza personale traducendo in atti pratici le sue convinzioni e i suoi studi. È il primo caso in Italia e questa esperienza diventa un laboratorio per nuove forme di accoglienza diffusa in famiglia.

A Riace seguiamo la vita quotidiana di quello che sembra un paese di un altro mondo, grazie alle politiche di accoglienza del sindaco Domenico Lucano. Considerato il terzo miglior sindaco del mondo dal “World Mayor Prize” ed entrato nella classifica della rivista americana Fortune tra le 50 personalità più influenti del mondo (unico italiano) Domenico è un uomo semplice ed ostinato, capace di tradurre in pratica quella che a molti poteva apparire solo un’utopia. Gli stranieri sono 400 su 1800 abitanti totali e la maggior parte dei riacesi lavora proprio grazie ai migranti (maestri, responsabili dei laboratori artigianali) e così l’economia della cittadina torna a girare.

A Bologna si incontrano mondi e culture attraverso l’arte del teatro: Pietro, regista della Compagnia Cantieri Meticci, passa giorni e sere a lavorare con un gruppo eterogeneo formato da migranti ospiti nei Centri accoglienza e cittadini italiani. Danze, canti, racconti e centinaia di biciclette trasformate in velieri sfilano fino a piazza Maggiore.

A Padova ci sono Case a Colori in cui turismo sociale ed accoglienza fanno parte di un unico progetto: turisti, migranti e persone in emergenza abitativa coesistono e convivono. Maurizio Trabuio, dopo anni di esperienza nel sociale e nell’accoglienza, è l’ideatore di queste strutture ibride in cui gli ospiti vengono coinvolti e responsabilizzati. I rifugiati ospiti di Casa a Colori aiutano a ricostruire dopo un uragano a Dolo e Mira.