Su il sipario al museo Byron: prime visite guidate nel bicentenario della morte

Inizia oggi la nuova vita di palazzo Guiccioli nella centralissima via Cavour E alle 21, nella basilica di San Francesco, lo spettacolo con Franco Nero

Ernesto Giuseppe Alfieri mostra il museo Byron (foto Corelli)

Ernesto Giuseppe Alfieri mostra il museo Byron (foto Corelli)

Ravenna, 18 aprile 2024 – Su il sipario al museo Byron. Inizia oggi – con la conferenza stampa di presentazione e le prime visite, riservate alle autorità cittadine, di palazzo Guiccioli e delle sale dedicate al poeta inglese – la nuova vita del palazzo di via Cavour a Ravenna che diventa, a tutti gli effetti, la città di Byron. E che sul poeta inglese conta molto anche per rafforzare i legami culturali e turistici (anche in seguito alla costituzione e all’insediamento a Ravenna della Byron society che avverrà il prossimo 25 maggio) che ruotano intorno al poeta inglese. Del resto, il legame tra Ravenna e Byron ha solide radici. Infatti, nel 1988, anno del bicentenario della nascita di Lord George Byron, Ravenna – su idea dell’allora direttore della biblioteca Classense, Donatino Domini – ospita la più grande mostra in Europa (assieme a quella del Victoria Albert Museum di Londra) sul poeta inglese.

A 36 anni di distanza, questa volta in occasione del bicentenario della morte di Lord Byron, Ravenna, insieme a Londra, diventa il punto di riferimento più importante internazionale per le celebrazioni sul poeta, con la realizzazione del museo Byron. Una storia straordinaria lega Byron a Ravenna, dal 1819 a oggi, e una storia straordinaria lega gli eventi sulla memoria di Byron da quella mostra del 1988 a oggi. Quando nel 2011 infatti il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Lanfranco Gualtieri e il presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli avviarono i contatti con il Comune di Ravenna per l’acquisto dello storico Palazzo cittadino, i due presidenti ebbero immediatamente l’intuizione di destinare la dimora secentesca alla memoria del suo inquilino più famoso.

E allora chiamarono Donatino Domini, affidandogli, dopo l’acquisto del Palazzo avvenuto nel 2012, il coordinamento dei due Comitati Scientifici formati per dirigere l’insediamento del museo Byron e del museo del Risorgimento. I lavori iniziarono subito sul doppio livello della ristrutturazione del palazzo affidata ai progettisti Maurizio Scarano e Patrizia Magnani e della selezione delle opere, dei cimeli e delle rarità da collocare in esposizione al museo, molti dei quali erano già stati protagonisti della mostra del 1988, vero e proprio embrione del futuro byroniano di palazzo Guiccioli. Nel 2013 le prime svolte importanti: l’apertura del cantiere per i lavori e l’acquisizione della parte di palazzo verso via Morigia, inizialmente non ancora acquisita da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

L’investimento (senza intaccare il flusso di erogazioni alle attività sociali, culturali e assistenziali della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna) ha consentito il recupero totale del palazzo, la sua completa destinazione a museo e il restauro completo di un monumento che non è solo tra i più belli e prestigiosi, ma anche tra i più significativi e rilevanti per la sua storia. E parallelamente, con i proventi della vendita del palazzo, il Comune di Ravenna ha potuto avviare e completare il polo scolastico multifunzionale di Lido Adriano. Mentre il progetto è cresciuto e il cantiere è avanzato, con Ernesto Giuseppe Alfieri che è succeduto nel 2017 a Lanfranco Gualtieri alla presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nel 2018 Ravenna ha ospitato l’annuale conferenza internazionale della Byron Society che ha designato proprio l’ex capitale imperiale romana e bizantina a unica sede italiana della stessa società, votata a conservare, diffondere e consolidare nel mondo la cultura e la conoscenza di Byron con convegni, dibattiti, conferenze e incontri.

E Ravenna oggi vivrà sia la presentazione ufficiale del museo Byron – con il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri e il presidente della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli – sia lo spettacolo serale con Franco Nero alle 21 alla basilica di San Francesco. Chi si è prenotato sul sito internet di palazzo Guiccioli potrà anche seguire le visite guidate oggi e domani.