Bernardi (OraSì). "Il match era decisivo. Che risposta dai miei»

L'OraSì Ravenna festeggia la salvezza diretta con una vittoria decisiva. Il coach Bernardi elogia la squadra e ringrazia giocatori, società e tifosi. Guarda già al prossimo impegno contro Faenza.

"Il match era decisivo. Che risposta dai miei"

"Il match era decisivo. Che risposta dai miei"

È finita nel migliore dei modi con la squadra a festeggiare insieme ai propri tifosi la salvezza diretta raggiunta: nella partita delle partite, l’OraSì Ravenna non ha sbagliato, demolendo la Civitus Vicenza e conquistando la salvezza diretta un turno prima della fine della stagione regolare. Un risultato meritato, con una squadra che nella gara decisiva, ed in quest’ultimo periodo in genere, ha saputo ritrovarsi dopo un periodo di appannamento che l’aveva messa in pericolo. È ovviamente euforico Massimo Bernardi. "Abbiamo fatto una gran bella partita – analizza il coach giallorosso –, l’abbiamo preparata bene, approcciata bene, difendendo bene sulle loro caratteristiche, soprattutto riuscendo a limitare Cucchiaro che è il loro motorino, abbiamo fatto un ottimo lavoro alternando le varie difese e bloccando la loro transizione ed il pick and roll".

"I ragazzi nella partita decisiva del campionato – prosegue Bernardi – hanno risposto veramente bene quindi li ringrazio; in particolar modo per l’ottimo lavoro svolto durante l’anno che ha fatto sì che, nelle partite decisive, ci siamo sempre fatti trovare pronti, non ne abbiamo sbagliata una, mi riferisco alla trasferta di Ozzano, a Padova in casa ed a questa. Abbiamo raggiunto l’obiettivo iniziale della società, evitando i playout che son sempre un terno al lotto ed ottenendo anche il premio per la valorizzazione dei giovani, che rappresenta un’ulteriore entrata per la società".

Coach Bernardi passa poi ai doverosi ringraziamenti. "Inizialmente ringrazio i miei giocatori, tutti, perché sono migliorati grazie al lavoro quotidiano, a parte qualche infortunio. Dimostrato un livello di pallacanestro buono, vincendo in maniera convincente con le nostre pari livello mentre per fare qualcosa in più, contro le più forti del campionato, c’è mancato qualcosa. Questa salvezza la voglio dedicare alla società nella persona di Bottaro, Montini, del presidente Vianello e tutti i nostri collaboratori: questa non è una società, è una famiglia. La salvezza la dedico anche ovviamente ai nostri fantastici tifosi, che ci hanno sempre spinto ed aiutato, dimostrandosi un gruppo di persone sempre positivo con noi".

A chi gli chiede se c’è qualche rammarico per non aver ottenuto qualcosa in più, Bernardi risponde molto onestamente. "Dopo le cinque vittorie consecutive ho creduto potessimo fare qualcosina in più, poi si sono innescate alcune dinamiche che non sempre hanno giovato alla squadra, c’è stata la squalifica di Mitja dove la squadra ha preso consapevolezza ma ha perso punti, il cambio dello straniero, abbiamo dovuto mettere assieme tante cose. Il lavoro paga sempre, questa squadra non ha mai tradito quando doveva vincere, per fare quel salto ci vuole ancora qualcosa in più".

La chiusura è sul derby di Faenza. "Lasciamo far festa alla squadra per un paio di giorni poi penseremo all’ultimo impegno di Faenza di domenica".

Riccardo Sabadini

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