Faenza, è ufficiale il ritorno di Jori Davis

La guardia Usa di nuovo tesserata dopo la rinuncia di Kieter Johnson. Il presidente Fermi: "Farà bene"

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"Lo staff tecnico mi ha convinto a puntare nuovamente su Jori Davis e mi sono fidato ciecamente". Con le parole del presidente Mario Fermi, arriva anche da parte dell’E-Work l’ufficialità del ritorno della 33enne guardia statunitense, andata via a giugno per volontà della dirigenza (l’aver rinunciato al secondo anno di contratto sarebbe costata una ricca buonuscita, ora risparmiata), ma tesserata nuovamente dopo che Kionna Jeter, la sua potenziale sostituta, aveva cambiato idea non volendo più venire in Romagna. Un dietrofront raro in ambito sportivo, ma figlio di una strategia ben chiara.

"Quando il rapporto con Jeter è terminato in una maniera che definirei piuttosto strana (la motivazione ufficiale è lo stress della giocatrice dovuto ai lunghi tempi per aver il visto lavorativo, ndr), Ballardini e il suo staff hanno visionato molte atlete – spiega Fermi -, ma hanno deciso di riprendere Davis, considerandola per caratteristiche tecniche molto più funzionale nel roster di questa stagione rispetto a quello dello scorso anno. Non ho avuto problemi a compiere un passo indietro e ad accontentarli con la miglior giocatrice che potesse fare al caso nostro, anche perché la decisione di rescindere il contratto è stata figlia della scorso campionato, dove Jori per molti non ha avuto il giusto atteggiamento: dal lato tecnico infatti non si discute".

Il nuovo contratto è stato subito accettato anche da Davis. "Jori aveva sempre espresso l’intenzione di restare a Faenza, ma non era scontato che accettasse di tornare dopo quello che era accaduto. Sono certo che giocherà un buon campionato e che mostrerà quella leadership che spesso le è mancata. Ora però speriamo che venga a Faenza il prima possibile e di avere in fretta il suo visto lavorativo. Il rinnovo di quello precedente poteva essere richiesto entro 60 giorni dalla scadenza ovvero al massimo a fine luglio e così abbiamo dovuto attivare una nuova procedura. Per fortuna il consolato di New York ha tempi burocratici brevi".

Luca Del Favero