"Ho calciato al volo e ho fatto un gran gol"

Giacomo Marangon racconta la prodezza che ha aperto la strada al Ravenna nella vittoria di domenica contro il Sant’Angelo

"Ho  calciato al volo e ho fatto  un gran gol"

"Ho calciato al volo e ho fatto un gran gol"

Un gol da mettere in cornice. Un gol per spostare l’inerzia. Un gol per avvicinarsi all’obiettivo della doppia cifra. Giacomo Marangon ha scelto il modo più difficile, ma anche quello esteticamente più bello, per sbloccare il match contro il Sant’Angelo, e per riportare il Ravenna alla vittoria dopo lo scivolone di Corticella. La prodezza balistica dai 20 metri, al quarto d’ora del primo tempo, è stata accompagnata dalla meritata standing ovation dei mille del Benelli. Con questa marcatura, il trentenne bomber di Porto Tolle si candida ora per diventare uno dei protagonisti del rush finale, magari in compagnia del ‘gemello’ Guidone, anche lui in gol domenica, e arrivato a quota 15 reti. Tra l’altro, a 6 turni dal termine della regular season, i giallorossi sono addirittura saliti a -2 dal 3° posto, occupato dal Forlì.

Marangon, gol del genere non se ne vedono tanti in serie D. Com’è nata l’intuizione vincente?

"Effettivamente è stato un bel gol. Ho ricevuto palla da Lisi, mi sono girato e non ci ho pensato due volte a calciare. Del resto, rispetto alle precedenti gare casalinghe, il campo del Benelli permetteva di giocare a calcio. Ho dunque colpito al volo, di prima intenzione, ed è uscito un gran gol. Sono davvero molto contento".

La ruota è tornata a girare?

"Raggiunta la quota di 8 reti, l’obiettivo stagionale diventa ora quello della doppia cifra. Ci devo arrivare assolutamente. D’altro canto, ci sono arrivato altre 11 volte in carriera...".

Il bottino domenicale avrebbe potuto essere più corposo se, altre due occasioni, una delle quali clamorosa, sulla linea di porta, senza portiere, avesse avuto miglior sorte.

"Sembra strano, ma proprio quelli sono i gol più difficili da realizzare, perché la palla mi è arrivata di lato, e mi è rimbalzata 3-4 volte davanti. Tanti gol del genere si sbagliano anche in serie A. L’importante però era vincere e portare a casa i 3 punti".

Quattro giornate di squalifica, e 2 in infermeria, non le hanno impedito di contribuire concretamente in fase realizzativa. Come si sente?

"Non stato mai così bene fisicamente come quest’anno. Sto facendo buone cose e mi trovo a mio agio in coppia con Guidone. In generale però, tutta la squadra ha fatto bene".

Aver sconfitto il Sant’Angelo cosa significa?

"Abbiamo dato l’ennesima conferma di essere forti. Nel girone di ritorno, stiamo facendo molto bene. Eravamo consapevoli che, contro il Sant’Angelo, non sarebbe stato facile. Ci siamo costruiti tante occasioni da rete e avremmo potuto chiuderla anche un po’ prima. Siamo comunque contenti dei 3 punti".

Guidone-Marangon è una coppia di attaccanti da 23 gol, che non tutti in serie D possono proporre.

"Giocare con Guidone è un vero piacere. Non so se dalla tribuna si riesce a vedere, ma, coi suoi movimenti senza palla, mi libera davvero tanti spazi dove potermi inserire. Andiamo molto d’accordo, anche in allenamento. Giochiamo l’uno per l’altro e, in partita, si percepisce. Senza dimenticare che, in panchina, ci sono due attaccanti altrettanto forti come Ndreca e Melandri, sempre pronti e reattivi quando entrano in scena".