"Tutti colpevoli per un’annata fallimentare"

Gli Ultras giallorossi della curva Mero non salvano nessuno (tra dirigenti, tecnico e giocatori) per la “meritata retrocessione”.

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In attesa delle decisioni sulla riammissione del Ravenna in serie C (occorre aspettare ancora una decina di gironi), e nel bel mezzo del dibattito sullo stadio che dovrebbe ospitare il Bologna per 2 stagioni, restano le pochissime voci di mercato (il rinnovo di Mokulu potrebbe essere una idea per la serie C) ad animare gli sportivi giallorossi.

Ecco allora che, nei giorni più caldi dell’estate, a far sentire la voce sono stati gli Ultras della curva Mero, che hanno affidato al web il proprio pensiero – in maniera anche molto critica e ferma, dopo la retrocessione in serie D – parlando di passato, presente e futuro. Toni duri che, nelle intenzioni, dovrebbero essere anche uno stimolo: "‘Questi meravigliosi otto anni’, come decanta la società Ravenna Football Club, sono definitivamente terminati dopo la catastrofica annata conclusasi con l’ingloriosa, ma meritata retrocessione sul campo del nostro Ravenna. Non vogliamo più sentire scuse, non c’è pandemia che tenga, né vogliamo capri espiatori dell’ultimo momento. La colpa di una stagione, nata male e terminata peggio, è da attribuire a tutti i protagonisti, nessuno escluso, dal presidente ai suoi collaboratori, dall’allenatore ai giocatori stessi, con il loro pessimo atteggiamento in campo (e fuori)".

Il bilancio sportivo è in rosso, e gli ultras, sempre nella propria nota, si sentono in credito: "Nessuna testa è saltata, nessuno ha pagato per questa annata fallimentare, a parte i tifosi". In realtà, seppur tardivamente, la testa di Foschi è saltata all’ultima curva, ovvero fra l’andata e il ritorno del playout contro il Fano. I ragazzi della ‘Mero’ hanno comunque suggerito la rotta: "Vogliamo finalmente una società che parli e mastichi calcio 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’impegno profuso sinora non è più sufficiente. Non si può campare di rendita". Serietà e professionismo sono le richieste degli Ultras, che ricordano l’avvio della passata stagione: "Noi ci saremo sempre, non importa la categoria. Pretenderemmo lo stesso impegno da chi, un anno fa, ha fatto iniziare il ritiro estivo con 7 calciatori".

Sono giorni caldi, non solo dal punto di vista meteo, anche per quanto riguarda il tema dello stadio e della collaborazione sportiva col Bologna. Le prospettive sono serie, interessanti ed interessate. Gli ultras chiedono ‘notizie’, anche se la fase pare essere proprio quella cruciale, ovvero quella delle decisioni strategiche, tant’è vero che il sindaco De Pascale è sceso in campo in prima persona per gestire la ‘partita’: "Si parla da giorni in maniera concreta di un nuovo stadio in città e di un’idea di collaborazione a lungo termine con il Bologna, ma la nostra società non ha proferito parola alcuna".