Una grandissima OraSì sbanca Torino: è semifinale

Anche gara 4 è stata una ’battaglia’, ma stavolta sono stati i ravennati ad avere la meglio di misura. Adesso c’è un’incredibile sfida con Cantù

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Reale Mutua Torino

61

OraSì Ravenna

64

REALE MUTUA : Scott 15 (56, 01), Davis 13 (210, 37), De Vico 11 (24, 14), Alibegovic 9 (39, 16), Landi 3 (05 da 3), Pirani ne, Pagani 6 (33), Oboe, Raviola ne, Toscano 4 (23, 02). All. Casalone.

ORASI’ RAVENNA: Gazzotti 4 (24, 02), Cinciarini 18 (37, 37), Sullivan 13 (612, 02), Simioni 11 (47, 13), Denegri 8 (02, 25), Berdini (01, 01), Martini ne, Ciadini ne, Tilghman 6 (36, 03), Benetti 4 (23). All. Lotesoriere.

Arbitri: Boscolo Nale, Chersicla, Capurro.

Note. Parziali: 13-19, 35-28, 48-54. Usicito per falli: Tilghman. Tiri da due: Torino 1735, Ravenna 2042 Tiri da tre: Torino 525, Ravenna 623 Tiri liberi: Torino 1214, Ravenna 68.

Sarà dunque Ravenna-Cantù la semifinale playoff della parte bassa del tabellone Argento. Curiosamente entrambe le squadre vincono 3-1 la propria serie e chiudono col medesimo punteggio di 61-64 la sfida decisiva. Quella che riguarda Ravenna è brutta sul piano tecnico, ma ricca di momenti emozionanti e con un finale ’drammatico’. Anche stavolta Tilghman non incide sulla sfida, ma gli americani in maglia gialloblu sono talmente evanescenti che a Ravenna basta la forza del gruppo italiano per portare a casa l’importantissima a posta, con qualche lampo di Sullivan sempre benaccetto.

L’OraSì chiude bene gli spazi in difesa e fa buona guardia su coloro che avevano fatto male nelle gare precedenti e tanto basta per avere ragione di una Torino mai veramente in grado di svoltare la serie. Il passo falso in gara 3 poteva rivelarsi pericoloso, ma Ravenna si dimostra molto compatta e consapevole delle proprie chance per buttare via una seconda occasione, tutto questo pur non offrendo la migliore partita sul piano dell’efficienza e della lucidità con 15 palle perse e una lotta a rimbalzo in deficit: 41-36 Torino.

Ma l’OraSì di quest’anno è più delle mere cifre e vince grazie alla voglia di combattere, quella che Torino non ha veramente mai dimostrato. Capitan Cinciarini è a casa sua in queste partite ed è lui a caricarsi in spalla la squadra, coadiuvato da un Simioni che sbaglia pochissimo. Gazzotti e Benetti ci mettono spalle e gomiti, i piccoli tanta voglia di fare, ancorché con alterne fortune. Gara 4 è totalmente diversa dalla precedente con percentuali che si rivelano molto più basse.

Meglio Ravenna nel primo quarto con 8 punti del capitano e 7 di Simioni, più Torino nel secondo periodo con i lampi di De Vico, Landi e Davis, 35-28. Ma, come detto, i due statunitensi in gialloblu sono più spesso un peso che una risorsa per la propria squadra e all’OraSì basta qualche fiammata di Sullivan nel terzo periodo per tornare a contatto. Quando a Denegri finalmente entrano le triple l’OraSì trova anche il +6, 48-54, che Simioni corregge a +10 in avvio di quarta frazione. Torino le prova tutte, pressando a tutto campo con tanti contatti fisici e ottiene soltanto di estromettere Tilghman dalla gara per 5 falli. L’OraSì perde qualcosa in lucidità, ma ritrova tutto il suo sangue freddo nel concitato finale.

Sul 59-60 e poi sul 61-64 i gialloblu catturano una miriade di rimbalzi offensivi, ma non trovano mai la zampata finale. Ravenna ringrazia e passa il turno.

Stefano Pece