
L’eleganza innata di Carlo Arnò
Addio a Carlo Arnò, uomo di cultura e appassionato di arte e musica. In febbraio avrebbe compiuto 88 anni. Proprio dalla sua famiglia ha preso il nome Villa Arnò, edificio costruito alla fine Ottocento in stile neoclassico in via Vittorio Emanuele ad Albinea. Era nato a Gibuti dal padre Guglielmo (diplomatico e ministro plenipotenziario) e dalla madre Carla. Si laureò in economia e commercio. Fu assunto nella società Montecatini e visse un anno a Parigi. Dal 1963 al 1975 lavorò per la Rinascente recandosi in Cina, Giappone, Pakistan, India e Corea. Lavorò per 7 anni in Egitto e, rientrato in Italia, cambiò attività esercitando da commercialista fino alla pensione. Era appassionato di arte e musica, soprattutto lirica. Fin dal 1988 ospitò gratuitamente la rassegna Albinea Jazz nel giardino della villa che ancora oggi fa da location per le esibizioni dei gruppi più quotati del festival. Ad Albinea era molto noto ed era un assiduo frequentatore della biblioteca alla quale, nel 2022, donò 4 libri di grande valore. L’ex sindaco Vilmo Delrio ricorda che non appena "gli chiedemmo l’uso della villa per la prima edizione di Albinea Jazz ci disse immediatamente di sì con entusiasmo. Era sempre presente ai concerti. Aveva un grande gusto e amava unire la bellezza all’arte". Anche la sindaca Roberta Ibattici ha espresso il proprio cordoglio: "Ho avuto il piacere di conoscerlo in questo ultimo anno perché mi aveva invitato a casa sua per un incontro. Mi parlò in dettaglio della storia della sua famiglia e di come questa si intrecciava con le vicende storiche, a partire dalle guerre mondiali. Era una persona di grande spessore culturale". Lascia i figli Cristiana, Guglielmo, Roberto e Riccardo con Orsetta, Ella, Theres, Vera, Barbara, Giovanni e Annamaria. I funerali domani alle 15.30 partendo dalla casa funeraria della Croce Verde di Reggio per la chiesa della Pieve di Albinea Alta.
Matteo Barca