Reggio Emilia, 12 settembre 2024 – Un Concerto apprezzato dal palato di tutti, che lui, Giorgio Medici, ha contribuito a far conoscere in Italia e nel mondo. Se n'è andato a 86 anni Giorgio, imprenditore, figlio del capostipite vinificatore dell'azienda Medici Ermete.
Giorgio lascia a figli e a nipoti la Cantina di Gaida, giunta ormai alla quinta generazione. Discendente di un oste, mestiere dal quale aveva preso le distanze proprio papà Ermete, Giorgio aveva evidentemente una buona dose di vino rosso che gli scorreva nelle vene, e non un rosso qualsiasi, ma quello di 'casa', il Lambrusco. Che egli volle lanciare in America. Fu la vinificazione a cui si dedicò papà Ermete a convincere l'imprenditore Giorgio di essere sulla strada giusta. Insieme al fratello Walter diede inizio alla Cantina Medici Ermete come la si conosce oggi, con esportazioni al di fuori dei confini emiliani e nazionali, in giro nel mondo, per consegnare l'azienda all’inizio degli anni Duemila ai figli Alessandra e Alberto, che hanno proseguito con successo le orme paterne, ampliando i riscontri e il giro di affari.
Vicinanza, cordoglio e sentimenti di affetto per la persona e l'imprenditore Giorgio Medici, che ha contribuito a far conoscere e apprezzare i vini reggiani nel mondo, scomparso stamani a 86 anni, giungono dai vertici e funzionari di Unindustria Reggio, fra cui presidentessa Roberta Anceschi, direttore generale Vanes Fontana, il consiglio direttivo e generale.
Oggi la Medici Ermete coltiva 80 ettari di appezzamenti interamente a regime biologico, distribuiti tra le aree a più alta vocazione vitivinicola della regione ed esporta in 70 Paesi nel mondo. Il Concerto è il primo Lambrusco a entrare nel 2018 nella lista dei vini più prestigiosi del mondo secondo Wine Spectator. I funerali saranno celebrati sabato alle 10 nella chiesa di Gaida. Domani sarà possibile fare visita alla camera ardente in via Enrico Fermi 29 a Calerno (orario di apertura 9-12, 14-18).