
"Servizi garantiti anche con costi in aumento e meno finanziamenti da Roma. Ricorreremo ai mutui in modo da calcolare gli investimenti su risorse certe".
Aumentano i costi e diminuiscono i finanziamenti dal Governo: 90mila euro in meno a Sant’Ilario solo negli ultimi 4 mesi. Ma con la proposta di Bilancio di previsione presentata nell’ultimo consiglio prima delle feste, l’amministrazione comunale è riuscita a mantenere gli stessi servizi senza aumentare le tasse e le rette. Quest’anno, oltre al calo dei trasferimenti statali, sono aumentati i costi del personale di 36mila euro (per rinnovo dei contratti) e dei servizi affidati a coop esterne (139mila euro) per educatori e ausiliari. Di contro sono salite le entrate grazie a: aumento della base imponibile Irpef (46mila euro); trasferimenti regionali (+38mila euro); dividendi Iren (+22mila euro); recupero Imu e Tari sia come arretrati che come evasione (+140mila euro). Tagliati i trasferimenti all’Unione Val d’Enza (28mila euro). È stata inoltre alzata la soglia di esenzione totale dall’addizionale Irpef fino a 13mila euro.
È stato deciso il ricorso a mutui: "Ci consente sia di programmare piani di manutenzione con risorse certe e non sottratte alla spesa corrente, sia di partecipare ai vari bandi arrivando, con una compartecipazione limitata (1 milione e 750mila euro), a realizzare investimenti e manutenzioni per 4 milioni 670mila euro – spiega il sindaco Moretti –. La logica dei bandi non ci piace molto, poiché obbliga ad impegnare risorse per progetti senza sapere quando escono i bandi, con quali criteri e se si rientrerà tra i vincitori".
Il Comune ha già partecipato ad un bando statale per la riqualificazione della palestra della scuola Calvino di Calerno per 660mila euro e intende partecipare per gli interventi su asilo nido e scuole medie ai bandi di finanziamento previsti dal Decreto Omnibus per interventi di messa in sicurezza. Già dal primo di gennaio potrà essere affidata la progettazione della riqualificazione del Nido Girotondo (50mila euro). Infine, sono previste nuove telecamere per 400mila euro (200mila euro dallo Stato) che vanno ad potenziare il sistema di video-sorveglianza dell’Unione Val d’Enza.
Francesca Chilloni