"La corriera non parte. L’operazione potrà richiedere anche un’ora e mezza di tempo". Sono le 19.30 di martedì e dal bus scendono una sessantina di pendolari: minorenni la maggior parte. Anche anziani, madri con i figli e lavoratori. Sono spaesati, non sanno quando rientreranno a casa. Questo, a causa di un tamponamento tra l’autobus sostitutivo al treno dell’ultima corsa serale diretta a Sassuolo e un taxi in sosta sul piazzale Marconi. Stando alle testimonianze dei presenti la tensione è salita quando i due veicoli sono entrati in collisione durante una manovra. Il putiferio. Gli animi dei due conducenti si sono animati aspramente davanti ai presenti, sino a richiedere la mediazione degli agenti della polizia Locale. Un’operazione che ha costretto i viaggiatori ad attivarsi in autonomia per raggiungere il terminal sassolese. "Non sappiamo come rientrare a casa, era l’ultima corsa. Chiameremo i genitori", dicono preoccupati Greta, Giorgio e Davide, che devono rientrare a casa da un pomeriggio di shopping ai Petali. Abbandonati in piazzale Marconi, in piedi, ad attendere, ci sono Ella Johnson e il suo bambino di tre anni. La mamma gli dà un lecca-lecca per intrattenerlo: "Mio marito è a lavoro, non può venire a prenderci. Resteremo qui finché non si potrà partire, per fortuna nella borsa ho le merendine e i giochi per il piccolo". In tanti però si chiedono come mai non sia stato possibile sopperire al disagio con l’implemento di un’altra corsa ’urgente’. "Sono costretto ad aspettare. Non ho altre soluzioni, anzi non le hanno fornite", ha commentato Antonio Guttuso. "Dopo una lunga giornata di lavoro è avvilente arrivare in stazione e non sapere se, e quando, si rientrerà a casa. Assurdo soprattutto che siano i pendolari a dover cercare soluzioni alternative", ha aggiunto Ilaria Riccò. E una ragazza fa presente che non è la prima volta: "Mi è successo con il treno, sono arrivata a Scandiano alle 23. Allucinante". Solo dopo circa un’ora, l’intervento degli agenti e una lunga compilazione di moduli, il bus è ripartito. Molti dei pendolari però se n’erano già andati.
Ylenia Rocco