"Ciao mamma, grazie di tutto: ora sei a casa"

Scomparsa di Marta Bertinelli, il commovente addio della figlia Cristiana: "Un punto di riferimento, ci ha portati a una vita di vera felicità"

"Ciao mamma, grazie di tutto: ora sei a casa"

"Ciao mamma, grazie di tutto: ora sei a casa"

"Grazie per avercela data. Lei ci ha portato a te, Signore. Adesso mamma è a… casa". Parole commoventi, piene di fede, affidate al microfono da Cristiana, figlia maggiore di Marta Bertinelli, al funerale della mamma, stroncata da un malore improvviso giovedì in piazza Mazzini, a due passi proprio dal duomo di Guastalla. Cristiana Iorio ha parlato anche a nome degli altri familiari, stretti uno accanto all’altro in questo momento di lutto. Cristiana ha ricordato la madre come "persona discreta, intelligente, un punto di riferimento. Che ci ha portati a una vita di vera felicità".

Una mamma che ha educato "attraverso l’ascolto, il gioco, il sostegno, il rispetto, ma anche tanto tanto amore". Era gremito, ieri mattina, il duomo guastallese per l’addio a Marta Bertinelli, 85 anni, che abitava in centro storico. Donna piena di fede, era stata un punto di riferimento e di aiuto non solo per i famigliari: in molti la ricordano – insieme al marito Paolo Iorio, deceduto alcuni anni fa – nelle attività del Gruppo Famiglia dell’ex parrocchia della Beata Vergine della Porta, dove non aveva mai fatto mancare supporto e aiuto, in particolare alle giovani coppie. Appena pochi giorni fa Marta Bertinelli aveva affrontato il lutto per la scomparsa del fratello Augusto, medico in pensione molto conosciuto, tra i protagonisti della nascita dell’ospedale di zona, per decenni attivo nell’Avis come direttore sanitario e tra i fondatori dell’associazione Amici del Day Hospital. Ieri mattina, al funerale, anche una rappresentanza degli alunni di una delle figlie, Donata, insegnante all’istituto Sant’Orsola. A fine messa l’hanno circondata abbracciandola, tra le lacrime. In lutto anche gli altri figli Cristiana, Veronica, Giuliano e Damiano, nipoti e altri parenti.

Antonio Lecci