LARA MARIA FERRARI
Cronaca

Cresce la popolazione: "Ma grazie agli stranieri"

XII Rapporto sulla coesione: "L’indice di vecchiaia è aumentato di 30 volte"

XII Rapporto sulla coesione: "L’indice di vecchiaia è aumentato di 30 volte"

XII Rapporto sulla coesione: "L’indice di vecchiaia è aumentato di 30 volte"

Stretta fra lo stato di difficoltà dell’industria, per cui a fine anno è previsto un calo della produzione dell’1,5%, un +142% della cassa integrazione nei primi nove mesi del 2024, un andamento negativo delle esportazioni e, invece, la tenuta e un rialzo del tessuto imprenditoriale e sociale nel 2023, la società reggiana che emerge dal XII Rapporto sulla coesione, curato da Camera di Commercio in collaborazione con fondazione Manodori, è alla ricerca di un equilibrio ancora difficile da raggiungere. A dominare è l’incertezza, con qualche schiarita: il rafforzamento riguarda Pil, reddito famigliare, qualità della vita e sanità, che sebbene manchi personale ha recuperato gran parte degli interventi chirurgici bloccati in pandemia, ha aperto il Cau di Reggio e aumentato le prestazioni. "Ma – avverte Stefano Landi, presidente Camera di Commercio dell’Emilia – accanto a questi elementi importanti ce ne sono altri, non rientrati, come il malessere giovanile e una vulnerabilità del lavoro. Tuttavia, guardando alle relazioni internazionali e all’instabilità economica di Germania e Francia, nostri partner economici, il nostro territorio si è irrobustito".

Nel dettaglio il rapporto camerale, curato da Gino Mazzoli psicosociologo dell’Università Cattolica, registra nella demografia una crescita della popolazione (quasi 530mila abitanti) per la prima volta dopo 5 anni, segnando 2.300 abitanti in più.

"La percentuale degli stranieri nella popolazione reggiana passa dal 12,2 al 12,5 e continuano ad aumentare le acquisizioni di cittadinanza (7mila, ultimi due anni), segnale di una società capace di integrare", spiega Mazzoli. Senza gli stranieri acquisiti, la popolazione italiana nella provincia di Reggio negli ultimi 10 anni sarebbe calata di 25mila unità. In presenza di un indice di natalità in calo anche fra stranieri, si rivela un indice di vecchiaia aumentato di 30 volte negli ultimi sei anni, con il numero degli under 60 (156mila nel 2023) che, per la prima volta, ha superato gli under 30. Per la prima volta gli over 60 hanno superato gli under 30, con uno spostamento di ben 73mila persone verso un’età alta. L’aumento della popolazione reggiana vede in testa Fabbrico, Castelnovo Sotto e Reggiolo.

Sul fronte economico: "Dopo il rimbalzo di 2021 e 2022, sia il numero delle imprese registrate (53. 925) che attive (48.333) mostra una flessione, con il carico più pesante per le costruzioni (521 aziende in meno) – svela Mazzoli – e con flessioni anche per industria (-207 unità), il commercio (-45) e i pubblici esercizi (194 in meno su 8.760). In aumento i servizi alle imprese (+44 unità) e alla persona (+50)".

Si aggiunge un calo dell’agricoltura del 9,1%. Dato positivo, il lavoro: "Il tema principale è il rientro del fenomeno dell’alta inattività". Il reddito complessivo delle famiglie reggiane (il risparmio è aumentato sia nel 2023 che nel primo semestre 2024) è cresciuto del 4,4% nel 2023 e segno più alla sanità, con una grande riserva sulla popolazione giovane.

"L’area di maggiore sofferenza – spiega Mazzoli – è dei minori. Nel 2023, con un aumento del 16%, per la prima volta i minori hanno superato gli adulti fra gli utenti dei servizi di salute mentale".

L’incidenza degli stranieri sulla popolazione scolastica è salita al 19,2% (in Italia al 10,6%), con una punta del 32,5% nelle scuole dell’infanzia.