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Don Fabio, l’ultimo regalo: il suo cuore si è fermato ma ha donato gli organi

Il primo ottobre era stato colpito da una doppia emorragia cerebrale. Si è spento a 51 anni. Lunedì in cattedrale le esequie celebrate dall’arcivescovo

Don Fabio Ferrari è morto a 51 anni

Don Fabio Ferrari è morto a 51 anni

Reggio Emilia, 12 ottobre 2024 – Non ce l’ha fatta a superare il nuovo aggravamento delle sue condizioni di salute, apparse molto critiche già a inizio mese, in seguito a una emorragia cerebrale. Don Fabio Ferrari è deceduto ieri verso mezzogiorno al Santa Maria Nuova di Reggio. Aveva 51 anni. Già nei giorni scorsi l’arcivescovo Giacomo Morandi aveva amministrato il sacramento dell’Unzione degli infermi. Il sacerdote, nato a Sassuolo, è cresciuto a Castellarano. Dopo il diploma in fisica industriale, aveva lavorato come tecnico ambientale all’Ifoa di Reggio, poi alla casa automobilistica Ferrari di Maranello, per poi passare al Servizio Prevenzione e Protezione in ambiente di lavoro. Ordinato presbitero il 26 maggio 2007 nel Palazzetto dello Sport di Reggio dal vescovo Adriano Caprioli, insieme a don Roberto Bertoldi e a don Carlo Pagliari, i tre sono sempre stati uniti da un solido legame di amicizia che si è cementato nei cinque giorni di esercizi spirituali itineranti vissuti nell’aprile 2007 sulle strade della diocesi, affidati alla Provvidenza, guadagnandosi il soprannome di “preti dalle braghe corte”. In parrocchia, don Fabio era impegnato come educatore di gruppi giovani e, come seminarista, aveva collaborato con il Gruppo Samuel e con il Servizio Diocesano Vocazioni. Aveva svolto servizio anche a Pieve Saliceto, poi era stato vicerettore del Seminario e direttore del Servizio Diocesano Vocazioni e incaricato per il Gruppo Samuel. Il suo sorriso e la sua empatia gli permettevano di avvicinare molti giovani alla direzione spirituale, alla confessione e alla partecipazione all’Eucarestia. Aveva svolto attività pure nella zona di Castelnovo Monti. Nel 2014 una prima emorragia cerebrale, da qui aveva iniziato un percorso di riabilitazione, sempre accudito dai familiari: i genitori Virginia e Ciro, la sorella Stefania, il cognato Alessandro, il nipote Gabriele. Dal 2020 era collaboratore nell’unità pastorale di Casalgrande, Dinazzano e Salvaterra, poi al servizio delle comunità di Sant’Anselmo, Sant’Antonio, San Pellegrino e Gesù Buon Pastore a Reggio. La camera ardente è da oggi pomeriggio alla chiesa di San Luigi, in via Torricelli a Reggio. Il rosario stasera alle 20.30 nel santuario di Campiano e domani sera nella chiesa di San Luigi. I funerali saranno celebrati lunedì alle 10 nella cattedrale di Reggio, presieduti dall’arcivescovo Morandi. Poi la tumulazione nel cimitero di Castellarano.