GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Ecco il polo della moda. Così il progetto cambierà volto a tutta Mancasale

Il sindaco Massari, l’assessore Pasini e il progettista Vitillo illustrano il prossimo intervento di Max Mara alle ex fiere. Previsto un bosco, una ciclabile, il rifacimento di strade e illuminazione.

Il sindaco Massari, l’assessore Pasini e il progettista Vitillo illustrano il prossimo intervento di Max Mara alle ex fiere. Previsto un bosco, una ciclabile, il rifacimento di strade e illuminazione.

Il sindaco Massari, l’assessore Pasini e il progettista Vitillo illustrano il prossimo intervento di Max Mara alle ex fiere. Previsto un bosco, una ciclabile, il rifacimento di strade e illuminazione.

Dopo il passaggio in consiglio comunale, il nuovo piano per il Polo della Moda alle ex Fiere si presenta al pubblico. Il sindaco Marco Massari, l’assessore alla rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile Carlo Pasini e l’architetto e docente al Politecnico di Milano Piergiorgio Vitillo hanno esposto ieri al Tecnopolo i tratti distintivi del Paip (Piano attuativo di interesse pubblico) per via Filangieri.

Il nuovo quartier generale. Il progetto nasce da una proposta di Max Mara al fine di trovare una nuova sede più adeguata, per dimensioni e capacità logistica, a una delle due società in cui è stata reimpostata la struttura industriale. Accanto alla sede di via Giulia Maramotti, che si occupa dei marchi premium, sorgerà quindi quella di Dedimax, incentrata sui marchi contemporary. "Il fatto che un’impresa storica reggiana voglia incentrare qui il suo sviluppo è un segno di ottima salute per il nostro territorio, anche in termini di attrattività – ha detto il sindaco –. Tra l’altro, questo avviene in un’area su cui sarebbe stato difficile trovare soluzioni alternative e altrettanto importanti". A tal proposito, l’assessore Pasini ha colto l’occasione di segnalare la presenza di 22 manifestazioni di interesse per nuovi insediamenti sul nostro territorio.

Le risorse. Il corpus principale del Polo comprenderà il quartier generale di Dedimax srl, che comprenderà il centro direzionale, gli uffici, gli spazi per la progettazione e per gli show room, oltre a due magazzini e 26mila metri quadri di area verde, per un totale di 800 dipendenti e un investimento che da una prima stima ammonta a 100 milioni di euro. Altre risorse, circa 1 milione e 700mila euro e sempre di natura privata, saranno dedicate a opere di riqualificazione fuori comparto. Vale a dire il rinnovamento di via Majorana, via Raffaello e dell’illuminazione lungo via Filangieri, la realizzazione di una rotatoria su via Moro e un collegamento ciclopedonale con il quartier generale di Max Mara.

Strategia e infrastrutture. "Il polo di Mancasale è da sempre strategico, sia per la sua localizzazione che per i suoi profili funzionali, accompagnati da un sistema infrastrutturale che si è molto potenziato nel tempo – ha spiegato l’architetto Vitillo –. La vicinanza con la sede di Max Mara di via Maramotti permetterà un miglioramento dell’efficienza di accesso dei mezzi a questa realtà industriale, sfruttando l’autostrada e decentrando il traffico rispetto alla città".

La proprietà ha indetto un concorso internazionale, in via di conclusione, per selezionare i progettisti: "La struttura non intende dare un contributo solo morfologico alla realtà urbana in cui si inserisce – ha aggiunto l’architetto – ma vuole anche rispecchiare le nuove proposte di modalità di lavoro di oggi".

Industria e spazi verdi. Considerando i 26mila metri quadri di verde pubblico e privato che rientrano nel progetto, "circa un 20% del piano sarà dedicato alla piantumazione di oltre 2mila alberi e arbusti", ha considerato Pasini. Complessivamente, la superficie territoriale dell’intervento conta 13 ettari; il Polo in sé si estenderà su 47mila metri quadri, di cui 32mila per i magazzini e 15mila per il quartier generale e i servizi di Dedimax.

"I primi due stralci dell’intervento si dovrebbero concentrare sulle aree produttive – ha illustrato Vitillo – il terzo invece sul quartier generale e le opere di riqualificazione fuori comparto". Ogni aspetto dell’intervento, dai magazzini al singolo parcheggio, sarà pensato in evoluzione. "La qualità di questo progetto – ha concluso – deriva dal concetto di riuso e dall’intenzione di costruire un Polo che sia quanto più versatile, pronto a rispondere alle esigenze della società e del mondo del lavoro".

Il prossimo passo. "L’amministrazione ha riconosciuto nella proposta di Max Mara un interesse pubblico per il recupero di un’area dismessa", ha detto Pasini. Ora quindi, dopo l’assunzione del Paip in giunta e il passaggio formale in consiglio comunale, si dovrà attendere il 18 settembre per la scadenza della raccolta di osservazioni e pareri sul progetto. Stando alle tempistiche l’adozione del Paip in consiglio comunale si collocherebbe quindi tra un paio di mesi, fino all’approvazione nel febbraio del prossimo anno.