ANTONIO LECCI
Cronaca

"Fermate soppresse. Errore strategico del Pd"

Treni locali: le minoranze di Bagnolo, Novellara e Guastalla fanno la cronistoria "Il 5 dicembre la decisione fu avallata dai sindaci che poi hanno cambiato idea".

Una delle fermate soppresse

Una delle fermate soppresse

Viene giudicata un "errore strategico e decisionale degli amministratori del Pd", la soppressione di alcune fermate in quattro stazioni della linea ferroviaria Reggio-Guastalla.

I tre gruppi di opposizione "Novellara Democratica Civica", "Bagnolo Viva" e "Per Guastalla" sono evidentemente contrari alla soppressione – parziale o totale – delle fermate nelle stazioni di Pratofontana, Pieve Rossa, San Giovanni e San Giacomo. Soppressione proposta dal gestore del servizio Tper per rendere meno lenti i treni e, quindi, sopperire ai ritardi dei convogli. "Si tratta di una decisione grottesca e surreale avallata dagli amministratori locali rispondente a una linea di comando targata Pd che ora, incredibilmente, ’tuona’ contro tale decisione: almeno si mettessero d’accordo per salvare la faccia", dicono i consiglieri Elisa Rodolfi, Lara Balestrazzi, Paolo Bariaschi, Catia Musi (Guastalla), Gianluca Paoli, Marco Artioli, Chiara Azzini, Gabriele Benati (Bagnolo), Alessandro Cagossi, Cristina Fantinati, Ivo Germani, Matteo Montanarini, Sabrina Magri (Novellara).

Di fatto, le opposizioni consiliari sostengono che la soppressione delle fermate sarebbe stata decisa a inizio dicembre, con la proposta di Tper "avallata in un tavolo tecnico con i tre sindaci della Bassa, l’assessore Carlotta Bonvicini di Reggio, Agenzia della Mobilità, Fer e il responsabile regionale dell’area trasporto e mobilità".

"Ma un mese dopo – aggiungono i consiglieri di opposizione di Guastalla, Novellara e Bagnolo – abbiamo appreso che i sindaci di Guastalla e Bagnolo, oltre al consigliere regionale Elena Carletti, ex sindaco di Novellara, hanno intenzione di chiedere un tavolo tecnico per andare a "battere i pugni" in Regione contro la soppressione delle fermate. Intanto ognuno si muove a briglia sciolta: una fermata è già stata ripristinata a San Giacomo, segno che un vero e proprio lavoro di squadra non c’è ma, anzi, ogni sindaco porta a casa quello che può".

Ora il gruppo "Novellara Democratica Civica" ritiene che vi sia "un silenzio assordante dall’attuale sindaco Simone Zarantonello", mentre – come riportato ieri dal Carlino – il gruppo "Per Guastalla" ha presentato un’interrogazione a riguardo.

"Siamo di fronte ad un serio tentativo da parte del Pd di ripristinare un servizio pubblico degno di tale nome – concludono i consiglieri di opposizione – oppure dobbiamo constatare una tarantella autoreferenziale per cui al partito di maggioranza tutto è concesso e perdonato, al punto di arrivare a contestare le sue stesse decisioni prese qualche settimana fa? Gli amministratori locali della maggioranza sembrano accorgersi, con almeno dieci anni di ritardo, che il servizio ferroviario, così com’è, non va. Ma la loro ricetta rimane sempre la stessa, nonostante gli errori strategici e decisionali del passato".

Antonio Lecci