MATTEO BARCA
Cronaca

Giorno della Memoria: la cerimonia. Giovani alunni testimoni della storia

Momento toccante al cimitero ebraico. Gli studenti hanno letto i pensieri dei loro coetanei di 80 anni fa

Il sindaco Matteo Nasciuti: «La memoria dei cancelli abbattuti ad Auschwitz resti salda, affinchè nulla del genere capiti ancora»

Il sindaco Matteo Nasciuti: «La memoria dei cancelli abbattuti ad Auschwitz resti salda, affinchè nulla del genere capiti ancora»

Gli studenti delle scuole scandianesi ieri mattina, durante la cerimonia al cimitero ebraico per la giornata della memoria, hanno letto le lettere dei loro coetanei di 80 anni fa. Coinvolti non solo i ragazzi, ma anche rappresentanti istituzionali, cittadini e membri dell’Anpi in un momento di riflessione collettiva per ricordare le vittime della Shoah e riaffermare il valore della memoria. Erano presenti il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, gli assessori Lorena Lanzoni, Enrico Baschieri e Silvia Venturi. La loro presenza ha rimarcato l’importanza condivisa a livello istituzionale di preservare e trasmettere la memoria storica. Gli studenti di sei classi (3C della secondaria Vallisneri, 1M del Gobetti, 3F del Boiardo, 5^ della scuola primaria M. Lodi e le classi 5A e 5B della primaria L. Spallanzani) hanno letto lettere scritte da giovani ebrei vittime della Shoah.

Attraverso un confronto con le loro vite odierne, hanno offerto un toccante esempio di come il passato possa parlare al presente, ispirando riflessioni profonde sulla responsabilità collettiva di costruire un mondo migliore. Nasciuti ha ricordato come sia essenziale "allenare il muscolo della memoria: sono passati 80 anni da quel 27 gennaio del 1945 in cui vennero abbattuti i cancelli di Auschwitz. La memoria di quei cancelli abbattuti deve rimanere salda nella nostra mente, perché nulla del genere possa accadere di nuovo". Il sindaco ha evidenziato i pericoli dell’odio e dell’intolleranza che emergono nella società contemporanea, richiamando l’importanza di educare le nuove generazioni ai valori della pace e della convivenza. Il rabbino capo della comunità ebraica di Modena e Reggio Beniamino Goldstein ha offerto una riflessione spirituale, sottolineando il valore dell’esercizio della ‘bontà’ ispirato dai testi sacri ebraici. Ha invitato tutti a compiere gesti concreti di bontà come pilastro per una società solidale e rispettosa delle diversità.

La cerimonia ha rappresentato un momento di intensa riflessione e partecipazione emotiva. "L’amministrazione rinnova il proprio impegno a preservare e trasmettere la memoria storica coinvolgendo l’intera comunità, con particolare attenzione ai giovani, affinché tragedie come quella della Shoah non si ripetano mai più".

Matteo Barca