Il Cristo parlante sul Po. Benedizione a Brescello e poi lo spettacolo delle barche illuminate

Il tradizionale momento di preghiera per chiedere al fiume di non esondare. Finita la messa, si è tenuta la festa con cibo, musica e celebrazioni.

Il Cristo parlante sul Po. Benedizione a Brescello e poi lo spettacolo delle barche illuminate

Il tradizionale momento di preghiera per chiedere al fiume di non esondare. Finita la messa, si è tenuta la festa con cibo, musica e celebrazioni.

Una folla ha partecipato l’altra sera al rito della Benedizione del fiume Po con il Crocefisso "parlante" di don Camillo. Un lungo corteo, preceduto dalle note della banda Medesani di Boretto, ha percorso il tragitto che porta dalla chiesa parrocchiale fino a foce Enza, dove il torrente si getta nel fiume Po. Una iniziativa rilanciata negli anni scorsi dall’ex parroco don Evandro Gherardi e proseguita ora dal suo successore, don Giancarlo Minotta, alla guida della locale Unità Pastorale (che comprende anche le zone di Gualtieri e Boretto), in stretta collaborazione con il Comune di Brescello, associazione Daccapo e Avis.

Hanno aderito anche i rappresentanti delle varie associazioni di volontariato del territorio, come sempre impegnate anche nei servizi di sicurezza durante la processione e la messa al lido. Una tradizionale iniziativa che si svolge per pregare affinchè il fiume Po non provochi emergenze al territorio locale. Ma diventa anche momento di ringraziamento per le persone che si impegnano a favore degli altri: volontari, operatori dei servizi alla persona, forze dell’ordine. Presenti anche le autorità locali guidate dal sindaco Carlo Fiumicino.

Dopo la messa, ormai passato il tramonto, è stata impartita la benedizione del Po con i barcaioli a illuminare la scena. La festa è poi proseguita in piazza con cena tipica emiliana, street food e un concerto. E ieri mattina la conclusione del programma del fine settimana con la presentazione delle società sportive locali, la consegna di una copia della Costituzione italiana a tutti i neo diciottenni del paese, oltre alla animazione musicale.

Antonio Lecci