REDAZIONE REGGIO EMILIA

‘Independence on My Skin’. I tatuaggi dei combattenti dell’Ira

L’esposizione del fotoreporter reggiano Erik Messori è parte del progetto condotto dal 2013 al 2018 in Irlanda.

L’esposizione del fotoreporter reggiano Erik Messori è parte del progetto condotto dal 2013 al 2018 in Irlanda.

L’esposizione del fotoreporter reggiano Erik Messori è parte del progetto condotto dal 2013 al 2018 in Irlanda.

Due mondi apparentemente agli antipodi che si incontrano, si toccano e si comprendono. Da questa premessa nasce un progetto espositivo alquanto originale, la mostra fotografica ‘Independence on My Skin’ di Erik Messori, inaugurata ieri nelle vetrine e all’interno del negozio Casimiro, in galleria Cavour. Marco Merola, anima e mente di Casimiro, sceglie di esporre nei mesi che precedono il Natale le potenti fotografie di Messori sui tatuaggi dei combattenti dell’Ira, dando vita a un cortocircuito originale e provocatorio, in linea con il desiderio di donare energia al prestigioso isolato attraverso iniziative di qualità, in questo caso con il contributo di Cantina Medici e Pasticceria Boni. La mostra, che ha origine dal libro pubblicato da Corsiero editore (2023, p. 96, euro 70), è parte del progetto condotto dal fotoreporter reggiano dal 2013 al 2018 in Irlanda, tra Dublino, Derry e Belfast, e presenta una scelta delle fotografie già selezionate in importanti festival internazionali. Tutto ha inizio da una birra nel pub sbagliato, all’interno del quale non entrava nessuno che non fosse ‘di famiglia’. Così Erik Messori stabilisce il primo contatto con gli irredentisti irlandesi, alcuni ancora in clandestinità, e riesce a ottenerne la fiducia al punto da poterli ritrarre. Ne esce una galleria di ritratti senza volto e di paesaggi senza figure umane, che racconta l’essenza di una battaglia accantonata, ma non morta. Una vicenda storica apparentemente archiviata, ma ancora presente.

Lara Maria Ferrari