Studenti costretti a far lezione nell’aula magna (dove non ci sono banchi) o ammassati nell’auletta di informatica. Finestre bloccate, che non si aprono o che non si chiudono. Telai dei serramenti che si sono staccati dal muro ed altri che incombono pericolosamente sulle teste dei ragazzi. Infiltrazioni di acqua, che bagnano i pavimenti e rischiano di mandare in corto circuito l’impianto elettrico. È un quadro desolante quello della scuola media Jacopo Zannoni, inaugurata poco meno di 9 anni fa. Il Comitato genitori nei giorni scorsi ha scritto al Comune per chiedere un intervento; una segnalazione è arrivata anche dalla dirigenza scolastica. Il sindaco Fausto Torelli ha replicato che tutte le problematiche sono già all’attenzione dell’Ufficio tecnico e che i serramenti verranno rapidamente riparati, ma serve una valutazione complessiva del loro stato. Ma nelle stesse ore si è scatenato un vivace dibattito anche su Facebook, da cui emerge che le condizioni degli infissi non sono una novità ma che erano state segnalate lo scorso anno scolastico. "Il problema delle finestre c’era già in aprile con la caduta di una. Non si fatto nulla fino ad adesso che sono state riaperte le scuole", scrive un cittadino. I genitori - vista l’imminenza della stagione fredda ed gli attuali disagi per i figli- parlano di "massima urgenza" e di "gravi problematiche". Le finestre bloccate rendono "impossibile la ventilazione adeguata degli ambienti. Questa situazione, oltre a creare un disagio notevole per la comunità scolastica, comporta un rischio concreto per la salute e la sicurezza". "Riteniamo fondamentale intervenire tempestivamente per risolvere questa situazione critica", scrivono ancora i genitori che chiedono al Municipio d’ispezionare tutte le finestre e valutarne lo stato; la riparazione o sostituzione delle finestre danneggiate. "Al secondo piano - si legge ancora nella lettera - si segnalano perdite d’acqua piovana dal soffitto rendendo scivoloso il pavimento con rischi di caduta di alunni o del personale. Siamo consapevoli dell’importanza di garantire un ambiente scolastico sicuro e salubre per i nostri figli e confidiamo in una pronta risoluzione". Un’edificio sfortunato, quello della Zannoni: la prima ditta che vinse l’appalto per la sua (ri)costruzione risultò priva di certificato antimafia e si volatilizzò, obbligando il Comune a rifare la gara. Ma evidentemente chi ha operato in seguito nel cantiere, pur essendo nella whitelist, non ha eseguito le opere con la massima perizia… "È inammissibile che una scuola costruita ed inaugurata solo pochissimi anni fa versi in queste condizioni - commentano i consiglieri d’opposizione Antonio Margini, Filippo Borghi, Stefano Raschi e Luigi Rocca (Viviamo Montecchio) - Sulla sicurezza degli ambienti scolastici non faremo sconti a nessuno. L’amministrazione si faccia carico di verificare le condizioni di agibilità e di provvedere immediatamente al ripristino degli ambienti scolastici".
Francesca Chilloni
Nina Reverberi