ANTONIO LECCI
Cronaca

La chiamavano ’birra’, ma era cocaina

Blitz antidroga dei carabinieri e della polizia locale: arrestati tre nordafricani accusati di aver organizzato un vorticoso giro di spaccio

Blitz antidroga dei carabinieri e della polizia locale: arrestati tre nordafricani accusati di aver organizzato un vorticoso giro di spaccio

Blitz antidroga dei carabinieri e della polizia locale: arrestati tre nordafricani accusati di aver organizzato un vorticoso giro di spaccio

Un’indagine avviata da una serie di segnalazioni su movimenti sospetti legati a presunto spaccio di droga. Appostamenti, controlli e diversi interrogatori hanno portato all’operazione San Rocco, eseguita ieri mattina all’alba da carabinieri e polizia locale della Bassa Reggiana. Un’operazione chiamata San Rocco, proprio dalla frazione guastallese in cui ci sarebbe stata la base operativa di un gruppetto di presunti spacciatori di cocaina.

All’alba di ieri a San Rocco sono arrivati una quarantina tra carabinieri e agenti di polizia locale, con l’ausilio delle unità cinofile Argo dell’Unione Bassa Reggiana e Victor dell’Unione Appennino reggiano.

Militari e agenti hanno circondato l’area in cui dovevano trovarsi le quattro persone destinatarie di provvedimenti giudiziari emessi dal Tribunale di Reggio nei confronti di quattro cittadini nordafricani accusati a vario titolo del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Tre persone arrestate: un 35enne e un 27enne finiti in carcere, oltre a una donna di 34 anni ora ai domiciliari, e un 38enne sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Guastalla e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Un’attività di indagine che ha permesso di fare luce su centinaia di cessioni di droga a decine clienti, che avvenivano da almeno due anni non solo a Guastalla ma anche a Novellara, Gualtieri e Bagnolo, non escludendo dei collegamenti diretti anche con altri gruppi di spaccio operativi nella stessa Bassa Reggiana e nelle province limitrofe.

I destinatari dei provvedimenti dell’ordinanza di custodia cautelare sono tutti domiciliati a Guastalla.

Il lavoro degli investigatori ha permesso di raccogliere elementi per procedere con i provvedimenti giudiziari.

Si parla di introiti per decine di migliaia di euro. Durante l’operazione di ieri in un’auto, intestata alla donna, c’erano 75 grammi di hashish. Un’inchiesta che, come detto, partita dalle segnalazioni di cittadini su presunte operazioni di spaccio che avvenivano a San Rocco di Guastalla, con gli indagati che si muovevano in auto ma anche in bici o a piedi per le cessioni della droga.

Per le comunicazioni si usava una sorta di linguaggio criptato. Le dosi venivano identificate in "birra grande", "birra piccola", dove la bevanda significava la quantità di cocaina che doveva essere acquistata.

A guidare il gruppo sarebbe stato il 35enne, che teneva i contatti con i clienti e fissava pure appuntamenti, quantità e prezzo della droga.

Nel corso dell’indagine, condotta dai carabinieri e dalla polizia locale, sono stati identificati decine di clienti, alcuni dei quali segnalati alla Prefettura come assuntori di droga.