Reggio Emilia, 5 dicembre 2024 – L’avrebbe sottoposta a un ricatto emotivo: "Se non torni con me, la mia vita è finita. Mi butto giù dal ponte". Sono le parole disperate che il 41enne residente in provincia di Modena, ora sottoposto a fermo per l’ipotesi di tentato omicidio, avrebbe più volte pronunciato, dopo la fine della loro relazione, alla ex, la 45enne che è accusato di aver accoltellato lunedì a Guastalla.
A raccontare questa circostanza, dalla casa di San Matteo delle Chiaviche frazione di Viadana (Mantova), è la madre della donna aggredita: "È sempre stato un ragazzo educato, ma era ripetitivo, le diceva sempre le stesse cose...".
L’unico sollievo è sapere che la figlia, che lavora a Guastalla e ora è ricoverata all’ospedale Santa Maria Nuova dopo essere stata ferita al collo, nel reparto di Chirugia Vascolare, è fuori pericolo. E che qualcuno, nell’emergenza, non ha esitato a rischiare la propria vita pur di salvare la sua. Per il resto, la madre della 45enne evidenzia le contraddizioni tra come lui appariva ai loro occhi e quell’aggressività dimostrata all’improvviso verso la figlia, soccorsa da un camionista 21enne di Verona, Alen Halilovic, che si è trovato testimone del fatto cruento e non ha esitato a intervenire, nelle ultime ore elogiato da istituzioni e cittadini come esempio di impegno civico: "Lo abbiamo sentito al telefono, è stato bravissimo", dice la mamma. Lei appare sconvolta di fronte a quel volto diverso che il 41enne ha mostrato: "Lui non l’ha mai aggredita al telefono e neppure minacciata, mai uno schiaffo".
L’unico neo: "Era educato, ma era diventato ripetitivo e le diceva sempre le stesse cose".
Ribadisce il presunto movente e le contraddizioni esplose all’improvviso: "Lui non ha accettato la separazione. Le diceva che senza di lei si sarebbe tolto la vita. Ma poi è stato lui a tentare di ucciderla. Evidentemente – è la sua conclusione – aveva già progettato tutto".
La madre si riferisce all’incontro che i due hanno avuto a Guastalla: "Lui le ha detto: ’Dai, vieni su in macchina che devo fare acquisti, andiamo al centro commerciale...’ Ci sono anche andati". Poi l’inferno. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 41enne l’ha dapprima aggredita dentro l’auto, colpendola alla gola con un coltello da cucina (poi ritrovato nei paraggi). Seppur ferita, la donna è uscita dalla macchina ma l’uomo ha continuato a infierire su di lei finché non è intervenuto Halilovic che ha bloccato il 41enne e ha anche filmato la scena e la fuga in auto. Il raccordo investigativo tra i carabinieri di Reggio e quelli di Modena ha permesso, dopo alcune ore, di intercettare la macchina in fuga lungo la statale 12 a Maranello (Modena), dov’è iniziato un inseguimento verso Pavullo. Il 41enne è stato tallonato e poi costretto a fermarsi con una manovra a tenaglia nella frazione di Torre Maina, dopo 5 chilometri di allontanamento. L’auto e i vestiti, con tracce di sangue, e i cellulari trovati nella disponibilità del 41enne, sono stati sequestrati insieme al coltello. I carabinieri di Guastalla e Sassuolo hanno sottoposto a fermo il 41enne, messo a disposizione della Procura di Modena in attesa dell’udienza di convalida prevista oggi. Poi gli atti saranno trasmessi per competenza territoriale alla Procura reggiana guidata da Calogero Gaetano Paci per proseguire gli accertamenti.