
La nuova docuserie, prodotta da Tiwi, sarà in onda in tv da lunedì alle 21.15 su Sky Arte
Le file dei palchi, il palcoscenico, le sedute formano un semicerchio inconfondibile con nessun altro, per il pubblico che ha assistito ad almeno uno spettacolo al teatro Sociale di Gualtieri, perciò immaginiamo che la sorpresa sarà grande nel vederlo apparire in tutta la sua unicità architettonica all’interno di ‘La nave dei folli. Oltre la ragione’, la nuova docuserie Sky Exclusive da lunedì 20 gennaio alle 21.15 su Sky Arte, realizzata dalla casa di produzione reggiana Tiwi (che ha sede in viale Piave), che attraverso le incredibili vite di sei personaggi del passato, racconta lo stigma della diversità.
Grazie al racconto di Carlo Lucarelli, attorno al quale è stata ideata una modalità di ripresa differente dal solito, e all’intreccio di fatti storici con le testimonianze di studiosi sugli studi psichiatrici più recenti, la serie pone nuove domande scavando a fondo nella dimensione umana di personalità uniche. Per noi contemporanei Nerone, Camille Claudel, Robert Schumann, Madeleine Pelletier, Cesare Lombroso e Lev Tolstoj, Giovanna di Castiglia sono l’emblema di genio e sregolatezza, ma nella loro epoca erano considerati folli e allontanati per mare.
Alcuni però erano colpiti da malattie allora sconosciute, per cui non si conosceva la cura. E qui entra in gioco la seconda location reggiana della docuserie, l’ex ospedale psichiatrico giudiziario, dove sono ambientate le testimonianze degli psicoterapeuti ingaggiati dalla troupe.
Ci spiega le motivazioni di questa scelta Federico Riboldazzi, co-fondatore Tiwi: "Due sono le location principali de ‘La nave dei folli’, il Teatro Sociale di Gualtieri e l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia. Sono state scelte per la capacità di evocare atmosfere e significati coerenti con il progetto. Il Teatro Sociale di Gualtieri – dove sono ambientate tutte le sequenze con Carlo Lucarelli – è un luogo unico, situato all’interno del Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, tra le altre cose città natale di Antonio Ligabue. È un Teatro dalla configurazione unica: il palco originario ha oggi la funzione di platea e viceversa, e anche per questo ben si prestava a mettere inscena il tema del capovolgimento di prospettiva, dell’accettazione di ciò che è diverso e fuori dal comune – proprio come le biografie dei protagonisti della serie. L’ex-Opg è una struttura imponente, una location ormai abbandonata ma particolarmente suggestiva per le atmosfere che riesce ad evocare in un racconto che ha al centro la cura, l’accettazione della diversità e la salute mentale".
In queste stanze ascolteremo lo psicoterapeuta Michele Mezzanotte, Cathy La Torre, avvocata e attivista, Paolo Mazzarello, storico della medicina all’Università di Pavia, Francesca Cavallini, psicologa e fondatrice del Centro Tice e Gaspare Palmieri, psichiatra e psicoterapeuta.
"La scelta poi è caduta su questi luoghi anche in coerenza con il percorso che Tiwi e Sky Arte stanno facendo già da molti anni nelle produzioni audiovisive – prosegue Riboldazzi – con l’intento di valorizzare luoghi poco noti, a volte dimenticati, ma importanti da riscoprire per storia ed eredità del territorio italiano".
Girare a Gualtieri e Reggio ha significato per Tiwi realizzare tutte le riprese nel pieno rispetto dei protocolli di produzione sostenibile, ottimizzando spostamenti della troupe e consumi energetici. Ciò ha permesso a ‘La nave dei folli’ di ottenere la certificazione Green Film di produzione sostenibile.