DIGIUSEPPE MAROTTA
Cronaca

La Reggiana affonda in mezz’ora a Palermo

Rosanero più forti, ma granata mai in partita e troppo distratti. Nella ripresa Vido può riaprirla, ma sbaglia clamorosamente da due passi

La Reggiana affonda in mezz’ora a Palermo

Rosanero più forti, ma granata mai in partita e troppo distratti. Nella ripresa Vido può riaprirla, ma sbaglia clamorosamente da due passi

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REGGIANA

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(4-3-3): Desplanches; Diakitè, Baniya (20’st Nedelcearu), Nikolaou, Ceccaroni (27’st Lund); Segre, Gomes, Verre (20’st Vasic); Insigne (40’st Buttaro), Henry (27’st Le Douaron), Di Francesco. A disp.: Nespola, Sirigu, Di Mariano, Ranocchia, Appuah, Pierozzi, Peda. All.: Dionisi

REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Fiamozzi, Meroni, Lucchesi, Fontanarosa; Ignacchiti (21’st Maggio), Stulac (33’st Pettinari), Sersanti; Marras (21’st Vergara), Girma (1’st Portanova); Vido (21’st Okwonkwo). A disp.: Motta, Cigarini, Reinhart, Libutti, Urso, Sampirisi, Nahounou. All.: Viali

Arbitro: Massimi di Termoli (Vecchi di Lamezia Terme e Catallo di Frosinone; IV ufficiale Ubaldi di Roma 1; Var Minelli di Varese, Avar Longo di Paola)

Reti: Gomes al 15’pt, Henry al 26’pt.

Note: spettatori 19.427 di cui 220 reggiani. Ammoniti Ignacchiti, Marras e Gomes. Angoli: 5-4. Recuperi: 1’ e 6’.

di Giuseppe Marotta

Se fai odorare il sangue allo squalo, questo diventa ancora più pericoloso e assatanato. È un po’ quello che è successo ieri: già lo squalo (il Palermo) era più forte di te e non vedeva l’ora di tornare a vincere in casa (ci è riuscito 252 giorni dopo l’ultima volta in campionato), ma se tu (Reggiana) ti ferisci da sola e fai errori che non fanno altro che aumentare il divario, allora non può esserci altro risultato che la sconfitta. Due a zero meritato dei rosanero su una Reggiana inesistente nel primo tempo, e che anzi con ripetuti errori tecnici (purtroppo si è distinto su tutti in questo Girma con tanti palloni sbagliati, e infatti è stato sostituito durante l’intervallo) ha dato slancio ed entusiasmo a un Palermo che ha ringraziato e ha colpito. E pensare che non era nemmeno cominciata così male: William Viali conferma lo stesso undici che uscì vittorioso per 2-0 col Frosinone. Al 6’ Stulac (nell’unico spunto del pomeriggio) inventa per Sersanti che in area prende l’esterno della rete. Una rondine, però, purtroppo non fa primavera (mentre i 25 gradi di Palermo sì), e i granata si sciolgono in un nanosecondo.

Troppa, davvero troppa, libertà ai siciliani nel gol dell’1-0: Di Francesco avanza indisturbato, calcia, e dopo un rimpallo Gomes prende la mira e segna. Attenzione: grandi proteste dei granata per un tocco di braccio di Di Francesco dopo la respinta di Meroni (poi la palla finisce a Gomes che segnerà). L’arbitro Massimi avrebbe dovuto fischiare il fallo: il Var, però, non ha dato l’aiuto decisivo per annullare il gol probabilmente per la mancanza di un’immagine inconfutabilmente chiara, che non lasciasse ombra di dubbi. Al di là di questo, la Reggiana merita di essere sotto, e il raddoppio di Henry al 26’ sembra la fotocopia: Di Francesco (dopo palla regalata da Girma) avanza incredibilmente senza opposizioni, poi Insigne prende la traversa e sul tap-in Henry piazza la zampata in mezzo alle immobili maglie granata. Gli errori banali si ripetono, e il Palermo spinge senza sosta.

Nella ripresa si addormenta la gara: siciliani in controllo e reazione reggiana che non c’è, se non per una colossale occasione di Vido che soffia la palla a Nikolaou e poi vede negarsi dal tacco di Gomes la gioia proprio sulla linea. Era il 53’ e la gara poteva cambiare. L’unico evento davvero saliente nel finale è il rientro dopo 169 giorni di Pettinari in campo. Non c’è tempo per leccarsi le ferite: martedì (ore 20.30) arriva il Cosenza di Max Alvini. La ‘Regia’ ha 12 punti e deve tornare a muovere la classifica.