
La 18enne del San Martino di Lupari (Padova) ha firmato per le Florida Gators "Non è stata una scelta facile, ha pesato il rapporto stabilito col coach Finley".
Sogno a stelle e strisce. Torna a parlare reggiano, il massimo campionato di basket della Ncaa con la firma di Caterina Piatti per le Florida Gators.
La lunga di Scandiano, classe 2006, dopo gli scudetti giovanili con Costa Masnaga, il bronzo europeo con l’Italia Under 20 e il debutto in A1 in questa stagione a San Martino di Lupari, ha già scritto il suo futuro con un quadriennale per il college americano, la cui squadra di basket femminile milita in Division I (La massima lega universitaria) e vanta ben 15 presenze alle finali Ncaa.
"Quando ho deciso di muovermi da Scandiano - dice Caterina - per andare a Costa Masnaga, c’era già dentro di me l’idea che, finite le giovanili, mi sarebbe piaciuto intraprendere l’esperienza collegiale. Di proposte dagli Stati Uniti ne sono arrivate fortunatamente più d’una e in me si è sempre più consolidata l’idea di accettare una borsa di studio per vivere questa nuova esperienza non solo cestistica".
Come la scelta del college?
"I primi contatti ci sono stati un paio d’anni fa, al termine dei campionati europei under 16. Con il passare del tempo sono aumentati i miei contatti e le videochiamate con i coach di diverse università di Division I. Nel mese di settembre, sono venuti, in momenti diversi, a conoscere me e la mia famiglia, gli allenatori di Penn State, Berkeley e Florida. Sono quelli con cui avevo stabilito un contatto ormai quasi quotidiano e che maggiormente avevano attratto la mia attenzione".
Perchè hai firmato per le Florida Gators?
"A novembre durante la pausa del campionato e con cinque giorni liberi, sono riuscita solo a visitare Florida e Penn State, saltando di fatto la visita a Berkeley California e ad Arkansas. Esperienza splendida in un’università tra le migliori degli Stati Uniti: inutile dire che la scelta è stata molto difficile e mi ha fatto passare notti insonni, ma alla fine ho deciso di firmare con Florida grazie anche all’ottimo rapporto interpersonale che ho instaurato con la coach Kelly Rea Finley".
Cosa ti aspetti da questa futura esperienza?
"Inizierò un percorso duro in una delle migliori Conference della lega e questo significa continuare a mettersi in gioco per fare un ulteriore salto di qualità sia dal punto di vista fisico che tecnico. Ora inizia il pezzo più impegnativo della mia carriera e so che nulla mi verrà regalato".
Adesso però bisogna concludere al meglio il tuo primo anno di A1.
"La stagione con San Martino non è iniziata nel migliore dei modi per la classifica a causa dell’assenza di una straniera per le prime giornate perché impegnata nella Wnba e il calendario non certo favorevole, ma abbiamo centrato la prima vittoria e continueremo a lavorare con fiducia in un clima sereno".
Cesare Corbelli