
Cavalieri: "La vittima era considerata priva di rischi suicidari. Indagare bene". Il consigliere regionale Amico: "Questa epidemia va fermata".
Il suicidio di giovedì è il primo verificatosi quest’anno nel carcere di via Settembrini, il settimo in Emilia Romagna, territorio con più suicidi carcerari in Italia da gennaio a oggi, sui 67 totali. Ne parliamo con Roberto Cavalieri, garante regionale per i diritti dei detenuti dal 2022, che ieri pomeriggio si è recato al penitenziario cittadino.
Cavalieri, che cosa ha visto?
"È stata occasione per un lungo e proficuo colloquio con la direttrice, la dottoressa Monastero, con il comandante facente funzione della polizia penitenziaria e con il responsabile dei servizi educativi, Modestino Ciampi. Ho visitato anche la cella dove è avvenuto l’evento".
Da quello che ha appreso cosa è accaduto giovedì?
"Il detenuto deceduto ha avuto un alterco col suo compagno di cella, ragione per cui sono stati messi in celle separate. Procedura standard per chi, come la persona di cui parliamo, era considerata priva di rischi suicidari. Tuttavia a tarda sera è stato ritrovato impiccato alla grata della cella".
Si è fatto un’idea delle possibili cause?
"No, è troppo presto e c’è un fascicolo aperto presso la procura. Ma bisognerà capirle bene perché l’uomo apparteneva a quella ristretta minoranza di detenuti che viveva il carcere in modo partecipativo: lavorava nelle cucine e partecipava attivamente alle attività di formazione. Oltretutto aveva il ’fine pena’ nel 2026, ma coi benefici carcerari probabilmente sarebbe uscito già l’anno prossimo".
Dal punto di vista dei suicidi e degli atti di autolesionismo come è la situazione nel carcere di Reggio?
"Al momento non c’è un problema di sovraffollamento, e questo aiuta. Gli operatori si danno da fare in proposito, gli agenti della Penitenziaria hanno una professionalità eccellente. Ma il problema è che in carcere si gestisce il qui e ora. Il detenuto ha bisogno anche di avere prospettive per il futuro una volta fuori, per non cadere in depressione. Su questo punto gli enti locali devono fare di più".
In termini di cifre?
"In Emilia-Romagna, parlando del 2024, siamo al 10% del totale dei suicidi carcerari. Reggio ha avuto 48 ore fa il suo primo caso. Nel 2023 alla Pulce, si sono verificati zero suicidi, ma 19 tentativi di suicidio e 238 episodi di autolesionismo. La tendenza in proposito, per quest’anno, è su numeri analoghi".
Con Cavalieri in via Settembrini era presente anche il consigliere regionale Federico Amico, che ha segnalato l’accaduto e ha commentato: "Come andiamo ripetendo da tanto, troppo tempo, questa epidemia va fermata. Occorre una drastica riduzione della popolazione carceraria, commisurata agli spazi e al personale sanitario e penitenziario effettivamente disponibile e in grado di assicurare una detenzione dignitosa a chi non possa attendere il giudizio o scontare la pena fuori dal carcere, come è giusto e possibile che sia. Nelle prossime ore capiremo di più su questo ennesimo dramma".
Gabriele Gallo