
Donne guerriere del Rinascimento in Italia: un'importante tradizione spesso trascurata dagli storici. Il libro "Leonesse" di David Salomoni ne rivela la storia.
Chi ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate a indossare solo splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555. Quello che emerge da queste storie avventurose è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra. Ne parla il libro ’Leonesse. Le guerriere del rinascimento’ scritto dal reggiano David Salomoni, che viene presentato oggi alle 18 alla Libreria Coop all’Arco, in via Emilia Santo Stefano a Reggio.