REDAZIONE REGGIO EMILIA

L’incidente costato la vita a Sara, si indaga sulla velocità dell’auto: il giovane negativo al tossicologico

Lo scontro di sabato notte in via Pasteur: al vaglio la posizione del 22enne che guidava la Honda Jazz. Ancora da fissare i funerali della 56enne Caravella: era a bordo della Fiat Punto condotta da una collega.

Serafina Caravella, conosciuta da tutti come ’Sara’: era madre di un ragazzo di 14 anni

Serafina Caravella, conosciuta da tutti come ’Sara’: era madre di un ragazzo di 14 anni

Reggio Emilia, 16 dicembre 2024 – Sono risultati negativi gli esami tossicologici e l’alcoltest ai quali è stato sottoposto il 22enne alla guida della Honda Jazz che si è scontrata con la Fiat Punto a bordo della quale sabato notte ha perso la vita la 56enne Serafina Caravella, conosciuta come Sara, in via Pasteur. Ma la polizia locale di via Brigata Reggio – che sta indagando per ricostruire la dinamica – sta cercando di capire se possano esserci corresponsabilità da parte del giovane. Al vaglio c’è la velocità che sosteneva la vettura.

La vittima era seduta sul lato passeggeri a bordo dell’auto condotta da un’amica e collega. Insieme stavano tornando da una festa aziendale di Cirfood dove Sara lavorava da trent’anni al ristorante di via Guicciardi che ieri e oggi rimarrà chiuso per lutto. Quando all’improvviso, poco prima dell’una di notte, si sono scontrate con il veicolo condotto dal giovane – che trasportava altri due ventenni – all’imbocco di via Zonta, una laterale di via Pasteur, in zona San Maurizio, proprio a pochi metri dall’abitazione di Sara. Un tragico destino. Un impatto devastante. La donna è stata portata d’urgenza all’Arcispedale Santa Maria Nuova, ma per lei non c’è stato nulla da fare.

Stando ai primi rilievi degli agenti, sarebbe stata la Fiat Punto sulla quale viaggiavano Sara e la collega, a non aver rispettato la precedenza. Ma la Honda Jazz forse stava procendo ad una velocità elevata che non avrebbe permesso di fermarsi in tempo e quindi di evitare l’incidente fatale. Qualora venisse riconosciuta questa responsabilità, il giovane al volante rischierebbe la pesante accusa di omicidio stradale. Un’ipotesi di reato formulata dal sostituto procuratore di turno Stefano Finocchiaro che ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento senza iscritti nel registro degli indagati, proprio in attesa dei rilievi. Il giovane conducente – che ha riportato lesioni in seguito allo schianto che lo costringono tuttora ad essere ricoverato in ospedale – è stato sottoposto agli accertamenti di rito, come da prassi in questo caso, ma non sono risultate tracce di alcool e droga nel sangue.

Al momento la prefettura – che potrà decidere in un secondo momento, anche di concerto del magistrato sul piano penale – non gli ha sospeso la patente.

In ospedale anche la collega della vittima e gli altri due giovani a bordo nell’altra auto che hanno riportato ferite lievi; ma sarebbero sotto choc per l’accaduto.

I due veicoli sono stati posti sotto sequestro. Al momento la salma di Sara è ancora a disposizione della Procura. Ancora da fissare i funerali. La croce verde è in attesa che arrivino i familiari che vivono lontano (il fratello a Roma e i genitori in Calabria) e che si sono messi in viaggio verso Reggio. Sara, descritta come una donna solare da tutti i conoscenti, era madre di un ragazzo di 14 anni che nella sera della tragedia era andato a dormire dal padre da cui la donna si era separata.

dan. p.