
Matteo Iori (presidente Sala Tricolore)
"Il presidente di Sala del Tricolore è ancora idoneo a ricoprire il ruolo che per sua natura dovrebbe essere di equilibrio?". Fratelli d’Italia deposita un’interrogazione in Consiglio Comunale contro Matteo Iori che nei giorni scorsi ha denunciato la presenza in un locale reggiano – l’Osteria Doppio Litro – di un cliente con una maglietta dalla scritta ’Benito santo subito’, in cui stigmatizzava anche il comportamento dei gestori del locale che non lo avrebbero allontanato. Nonostante nelle scorse ore Iori e il proprietario del ristorante, Antonio Catellani, si sono confrontati, Fd’I non ci sta e chiede la testa del presidente del consiglio in quota Pd. Una battaglia diventata subito politica. "Si chiede alla giunta – recita il documento – se si intende condannare formalmente l’atto di offesa nei confronti dell’esercizio commerciale.
Le reazioni non si placano. "Quando un presidente del consiglio comunale si espone con dichiarazioni pubbliche di questo tipo – dice Matteo Marchesini, avvocato candidato nella lista di Giovanni Tarquini alle scorse elezioni – utilizzando i social media per esprimere giudizi e lanciare attacchi personali, rischia non solo di polarizzare ulteriormente la comunità, ma anche di tradire il proprio ruolo di garante del dialogo e della coesione sociale. La critica alla scritta su una maglietta, per quanto discutibile possa essere stata, non giustifica un intervento così pesante e diretto nei confronti di un singolo cittadino e, soprattutto, del gestore di un’attività commerciale. Un commento negativo su un’attività commerciale, lanciato da una figura istituzionale, può avere conseguenze gravi, influenzando l’opinione pubblica in modo sproporzionato e rischiando di creare un danno non giustificato. Infine, l’invito al boicottaggio del locale rappresenta un atto particolarmente grave. L’episodio solleva interrogativi importanti sul confine tra libertà di espressione e responsabilità istituzionale".
Sulla querelle interviene anche Francesco Fantuzzi, di Reggio Città Aperta: "Premesso che l’apologia del fascismo è un reato, perché Iori invece di rivolgersi personalmente al cliente, ai proprietari o eventualmente alle forze dell’ordine, ha avvertito il bisogno di rendere pubblico quanto accaduto attraverso un post? Il fascismo è cosa troppo seria per essere trattato con un post su Facebook. Caro Matteo, ti reputo una persona intelligente, riflettici e la prossima volta utilizza la relazione e non la connessione".