ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

"No" al sit-in pro Palestina. La questura vieta il corteo nel giorno della Memoria

Il diniego segue quello in altre città italiane su indicazione del Viminale. Gli attivisti reggiani non ci stanno: "Faremo comunque qualcosa in città".

Il diniego segue quello in altre città italiane su indicazione del Viminale. Gli attivisti reggiani non ci stanno: "Faremo comunque qualcosa in città".

Il diniego segue quello in altre città italiane su indicazione del Viminale. Gli attivisti reggiani non ci stanno: "Faremo comunque qualcosa in città".

Come in altre città italiane, anche a Reggio la questura ha vietato lo svolgimento del corteo pro-Palestina previsto nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio. Lo fanno sapere gli organizzatori della manifestazione (l’assemblea reggiana per la Palestina) che tuttavia non si rassegnano e garantiscono: "Non staremo zitti e chiediamo che nessuno lo rimanga: lo chiediamo all’amministrazione di questa città, se davvero vuole dimostrare di essere qualcosa di diverso da questo Governo e da quelli che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, ai sindacati, alle organizzazioni politiche e alle associazioni culturali del territorio, perché i valori della Liberazione non rimangano vuoti slogan da rispolverare durante le commemorazioni".

Il movimento aveva chiesto l’autorizzazione con la canonica procedura. Ma il questore Giuseppe Maggese ha valutato che questa manifestazione, proprio nel giorno della Shoah, avrebbe potuto causare problemi di ordine pubblico. Dagli uffici di via Dante però puntualizzano – fanno sapere – che il corteo avrebbe potuto tenersi senza problemi in un’altra data. Ma non in concomitanza con una giornata così densa di significato e che potrebbe essere strumentalizzata. Ma gli attivisti non ci stanno: "Se pensano che basti negare una piazza a fermarci rispondiamo che saremo comunque in città, con una conferenza stampa e con proiezioni e interventi su quanto sta avvenendo oggi in Palestina. Parleremo e racconteremo ancora più forte ciò che sta accadendo. Perché la memoria non resti nel passato, ma permetta di dire mai più e mai più oggi, per nessuno, in nessun luogo".

Gli attivisti reggiani erano stati convocati per le spiegazioni in merito e per la consegna del provvedimento di diniego per il sit-in previsto per le vie del centro storico di Reggio.

Lo stesso Viminale, su circolare del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, in questi giorni aveva consigliato le questure di vietare i cortei in questa occasione. La decisione sarebbe stata comunque demandata alla discrezionalità del questore delle varie città. Una scelta non condivisa dagli attivisti ("Per noi la giornata della memoria significa invece onorare la resistenza di ieri e di oggi, ancora di più nell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz e della liberazione dal nazifascismo", hanno detto), ma che dovranno rispettare.

dan. p.