REDAZIONE REGGIO EMILIA

Non solo traffico di droga, ma anche di migranti

L'operazione 'Last' rivela traffico di esseri umani e droga, coinvolgendo anche il sistema di accoglienza migranti. Indagati 38 soggetti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e spaccio di stupefacenti, con connessioni internazionali e locali.

Non solo traffico di droga, ma anche di migranti

Non solo traffico di droga, ma anche di esseri umani. L’operazione ‘Last’ svela un risvolto inquietante, "mostrando il sistema d’accoglienza migranti anche sotto i suoi profili più vulnerabili" sono le parole del procuratore Paci. Uno dei 38 soggetti per cui sono state eseguite altrettante misure cautelari è infatti indagato anche per aver fatto da tramite tra la rete internazionale di trafficanti di uomini e quella criminale insediatasi a Reggio. L’uomo, di origini nigeriane, è gravemente indiziato anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: "Non occasionalmente – spiega il dirigente della Mobile reggiana, Guglielmo Battisti – operava come intermediario per intro-durre dei connazionali nel traffico di stupefacenti. Persone indigenti che, di fronte a una richiesta di denaro per il loro arrivo in Italia, venivano indotte a sdebitarsi entrando nel giro come spacciatori". "Uno di questi viaggi, avvenuto prima dell’inizio delle indagini, è stato ricostruito con esattezza – aggiunge –. Dalla Nigeria alla Libia e poi da lì, via mare, a Lampedusa; in un’altra occasione l’arrivo è stato interrotto in Libia, dove i migranti sono stati arrestati ed espulsi". La fitta rete di connessioni illecite, in realtà, è arrivata anche a nodi molto più vicini di quelli intercontinentali: due attività commerciali reggiane, una pizzeria e un benzinaio, erano coinvolte nel traffico di stupefacenti. Il primo caso tra l’altro era già balzato agli occhi della cronaca a fine agosto dell’anno scorso, quando il titolare di una pizzeria in zona Ospizio venne arrestato con annessa sospensione della licenza. Il sospetto di spaccio venne confermato quando, perquisito un cliente fuori dal locale, la polizia trovò all’interno del cartone della pizza tre involucri ciascuno contenente 2,5 grammi circa di cocaina.