"Esiste un piano di controlli, manutenzioni dei corsi d’acqua per tenuta argini, pulitura del greto e rimozione del legname? Si prevede la revisione con aggiornamento dei piani di prevenzione del rischio idrogeologico in zona?". Lo chiedono i consiglieri di opposizione dei Comuni dell’Unione Bassa Reggiana, soffermandosi sui potenziali rischi da inondazione dell’area della discarica Sabar. "Dopo il cedimento di un tratto d’argine del Canalazzo Tassone – si legge nell’interrogazione rivolta al presidente dell’Unione e firmata dai consiglieri Cristina Fantinati, Elisa Rodolfi, Annamaria Ribezzo, Cristina Reda, Cristina Ferraroni, Fabrizia Gatti, Renata Bertazzoni, Claudio Davolio, Silvio Borgonovi, Esma Sankaynagi, Donatella Innocente, Alex Zilioli, Alessandro Cagossi, Ivo Germani, Matteo Montanarini, Sabina Magri – si è presa in considerazione l’ipotesi del riversamento delle acque proprio verso la discarica Sabar? In questa malaugurata ipotesi è evidente che ci sarebbe un altissimo rischio di inquinamento del nostro territorio. Si intendono mettere in atto azioni concrete per prevenire i danni agli argini causati dagli animali? Sono necessari controlli periodici della polizia locale su pulizia e manutenzione dei fossi".
a.le.