Pettinari, innanzitutto come sta?
"Non sono ancora al 100% perché per arrivare al massimo serve giocare con continuità, però mentalmente sono carico e sono contento di far parte della squadra. Sto cercando di dare una mano in tutti i modi".
Prima di arrivare all’attualità è inevitabile fare un passo indietro e ripercorrere i momenti difficili che riguardano l’esclusione dell’anno passato e poi quella, iniziale, della stagione ancora in corso.
"L’anno passato le divergenze sono iniziate per colpa di un infortunio che dal mio punto di vista è stato un po’ sottovalutato. Prima della trasferta con la Feralpi mi sono allenato sul dolore fino a quando alla vigilia ho sentito un male troppo forte e mi sono fermato… A quel punto sono nate le discussioni che poi hanno portato alla mia esclusione". Giusto per chiarire: le incomprensioni erano con Goretti o con Nesta?
"Con il direttore e purtroppo è andata com’è andata".
E invece in estate cos’è successo? Stando alle indiscrezioni c’erano parecchie squadre, soprattutto in Serie C, che le avrebbero fatto ponti d’oro pur di ingaggiarla…
"Di queste cose se n’è occupato il mio agente, ma se tu non sei contento di andare via non te ne puoi fare una colpa, è la società che ha fatto altre scelte. Sono sereno perché ho sempre fatto il mio lavoro col desiderio di rientrare e in quei momenti sono state dette tante cose non vere che mi hanno anche messo in cattiva luce coi tifosi".
Tra queste, forse, anche che sua moglie non volesse andare via da Reggio perché lei e i suoi figli si trovano bene qui...
"Che se fosse vero sarebbe una bella pubblicità per la città che effettivamente apprezziamo, però si tratta di una barzelletta: mi sono sempre spostato per lavoro, senza problemi…".
Come ha vissuto i giorni da escluso e ora come sta vivendo il ritorno alla normalità?
"Il gruppo ci ha sempre fatto sentire parte di loro e parlo sia di me sia di Elvis (Kabashi, ndr) non c’è mai stato nessun atteggiamento diverso dei compagni. Anche a Lecce avevo vissuto una situazione simile perché non volevo rinnovare il contratto, poi sono stato reintegrato, ho giocato dieci partite da titolare, ho segnato e siamo arrivati fino alla semifinale playoff".
Tornando all’attualità è inevitabile essere un po’ preoccupati, la squadra gioca discretamente, ma sembra poco consistente nelle fasi salienti delle gare e fatica ad ottenere risultati: lei che ha più esperienza di tutti in categoria che prospettive vede?
"Le ultime partite effettivamente ci dicono un po’ questo, ma anche l’anno scorso più o meno i punti erano gli stessi, la classifica è corta e anche le altre squadre hanno difficoltà a trovare continuità. Vi garantisco che stiamo lavorando bene in allenamento e siamo tutti determinati ad uscire da questo momento. Anche nella passata stagione prima della vittoria a Palermo abbiamo avuto un periodo difficile, la Serie B è fatta così". Quindi lei è focalizzato sulla Reggiana e resterà fino a giugno per dare una mano? Assieme a Vido è l’unico giocatore in rosa ad aver raggiunto la doppia cifra in Serie B (17 reti al Trapani nel 2020).
"Quando ho avuto l’opportunità ho sempre cercato di fare il massimo, la doppia cifra è stato un percorso più semplice perché giocavo sempre, mi sentivo importante e avevo un po’ tutta la squadra che giocava per me, ma questo non è un problema. Posso aiutare in vari modi: ho giocato nel 4-3-3, nel 3-5-2 e nel 4-3-2-1, cambiano solo le richieste in fase di copertura".